1984. Napoli. In città è arrivato Diego Armando Maradona.
Casa della famiglia Schisa è un nido d’amore e di risate, destinato a fare presto i conti con alcuni dei sentimenti meno lieti della vita. L’amore che cambia, la disillusione, il cinismo e la cattiveria.
In questo quadro scopriamo la storia di formazione di Fabietto, figlio minore degli Schisa, che di fronte alla perdita prematura dei propri genitori, dovrà imparare da solo a guardare al futuro.
Ci riuscirà, scegliendo di inseguire i suoi sogni più grandi: Maradona e il cinema.
È stata la mano di Dio è anche il film autobiografico di Paolo Sorrentino. Un film personale ed intimo, in cui il regista fa i conti con la tragica morte dei genitori e con la sua città di origine.
Un film che nelle diverse sequenze è quasi sempre bagnato dal mare. Un mare che è anche specchio del cielo. Un mare che avvolge e riflette Napoli e le sue mille storie. Inclusa la leggenda della nascita dei vitigni del Lacryma Christi.
Secondo una delle varianti della leggenda, si racconta che Lucifero, cacciato dal Paradiso per via delle sue malefatte, rubò per dispetto un pezzo del Paradiso, e che sprofondato all’Inferno, lasciò dietro di sé una voragine, dalla quale poi sorse il Vesuvio. Gesù, appena salito al cielo, gettò gli occhi sul Golfo di Napoli, e riconoscendolo come il pezzo di Paradiso rubato da Lucifero, pianse sul Vesuvio lacrime di gioia, dalle quali nacquero i vitigni del Lacryma Christi.
Nonostante l’antica tradizione dei vini del Vesuvio, l’istituzione della denominazione Vesuvio DOC Lacryma Christi è recente e risale al 1983. Il Vesuvio DOC Lacryma Christi viene prodotto con uve autoctone coltivate in 15 comuni della fascia pedemontana del Vesuvio.
Le varietà Coda di Volpe, Verdeca, Falanghina e Greco, concorrono alla realizzazione del Lacryma Christi bianco, bianco liquoroso e bianco spumante; mentre le varietà Piedirosso, Sciascinoso ed Aglianico, concorrono alla realizzazione del Lacryma Christi rosso e rosato.
Il Lacryma Christi bianco ha un colore giallo paglierino chiaro ed una particolare mineralità. Un vino fresco, fruttato, perfetto con antipasti e piatti di mare o carne bianca.
Il Lacryma Christi rosso ha un colore rubino e presenta una gamma di note affumicate e minerali, ma anche di prugne, ciliegie e lamponi, avvolte da spezie quali cannella e pepe bianco. Perfetto in abbinamento con i ragù di carne.
Il Lacryma Christi rosato ha un colore che va dal rosa ciliegia al rosa chiaretto, con note di frutti rossi, melograno e ciclamino. Si abbina bene con risotti, pesci al forno e sughi al pomodoro.
Un vino dalle origini leggendarie, che di certo contribuiscono all’esperienza della sua degustazione. Così come i sogni di Fabietto Schisa daranno forma all’esperienza della sua vita. Un gioco di specchi che spesso ritroviamo nel cinema ma che senza dubbio appartiene anche alla vita.