Se ti sei mai chiesto cosa si nasconda dietro l’etichetta “vino biologico” o perché sempre più persone stiano scegliendo questa opzione, sei nel posto giusto. Il mondo del vino sta vivendo una vera e propria rivoluzione verde, e il vino biologico è la punta di diamante di questa trasformazione.
Il “Biologico” nel mondo del vino: un po’ di chiarezza
I principi fondamentali dell’agricoltura biologica nel settore vinicolo, regolamentati dall’Unione Europea, ruotano attorno al rispetto della natura e all’attenzione alla salute umana. Questo significa che i viticoltori biologici lavorano per:
- Rispettare i Cicli Naturali: significa ridurre al minimo l’uso di prodotti chimici sintetici, permettendo alla vigna di crescere e maturare in sintonia con il suo ambiente naturale.
- Preservare l’Equilibrio Naturale: la salute del suolo, delle acque, dell’aria e degli organismi che vivono tra le viti è una priorità. La biodiversità è incoraggiata.
- Limitare l’Uso di Risorse: l’energia e le risorse naturali sono utilizzate con responsabilità, riducendo al minimo gli sprechi.
- Niente OGM: gli organismi geneticamente modificati sono banditi. L’obiettivo è mantenere la purezza della vite e del terreno.
Italiani e vino biologico
Fortunatamente anche l’Italia sta abbracciando con entusiasmo il vino biologico. Basti pensare che solo nell’ultimo anno la metà dei consumatori del Paese ha bevuto almeno una volta un vino biologico.
La notizia ancora più bella è che questa tendenza è in crescita costante, soprattutto se si confronta con gli ultimi 5-8 anni. Insomma, gli italiani stanno diventando sempre più consapevoli dell’importanza della sostenibilità nella produzione del vino.
L’indagine Nomisma-Wine Monitor per FederBio e AssoBio su un campione di 800 consumatori italiani di vino ha rivelato che l’86% della clientela che acquista vino biologico sarebbe disposta a pagare di più per questo tipo vini.
I canali di vendita preferiti dei consumatori includono supermercati (46%), enoteche (19%), acquisti diretti dalle cantine (15%) e negozi specializzati in prodotti bio (10%). Anche gli acquisti online stanno guadagnando terreno e aumentano di 2 cifre di anno in anno.
Un’altra informazione interessante è che la maggiorazione di prezzo del 30% dei vini biologici rispetto a quelli non biologici non scoraggia gli acquirenti: essi sono infatti disposti a investire di più in quanto più sostenibili e di migliore qualità.
Italia e Francia in vetta all’Europa
A livello europeo, l‘Italia è leader insieme alla Francia per la percentuale di superficie vitata dedicata all’agricoltura biologica, e con i suoi 117 mila ettari rappresenta il 18% del totale. Anche in questo caso, il trend degli ultimi anni è in salita. Negli ultimi dieci anni, le superfici vitate biologiche in Italia sono cresciute del 125%. Ma la nostra penisola non è l’unica a distinguersi: Spagna e Francia sono le principali concorrenti, con sviluppi rispettivi del +129% e del +171%.
Un futuro verde e gustoso
Insomma, i dati confermano che il vino biologico non è di certo una tendenza passeggera, ma un cambio di rotta verso un futuro sostenibile.
La prossima volta che sorseggerai un calice di vino biologico, non starai solo gustando un nettare delizioso, ma contribuirai anche a preservare la tua salute e quella del Pianeta.