Consigli (e sogni in bottiglia) dal nostro sommelier di fiducia
Ogni anno ci regala un po’ di magia: nuove annate, nuove etichette, nuovi sogni da stappare. E, come sempre, l’arrivo di un nuovo anno è l’occasione per riflettere su cosa mettere in cantina per renderla davvero speciale. Quest’anno, per il 2025, ci siamo affidati al nostro sommelier di fiducia, Stefano Tascini, per scoprire quali sono le tre bottiglie che, secondo lui, non devono assolutamente mancare.
Stefano non è solo un sommelier, ma un vero e proprio custode delle storie che si nascondono dietro ogni bottiglia. Ogni vino che consiglia non è solo un calice da degustare, ma una storia da ascoltare con il naso, il palato, la memoria. E noi, come sempre, ci fidiamo. E tu? Fidati, almeno una di queste bottiglie dovresti averla in cantina.
Ecco le sue scelte per il 2025. Preparati, perché stai per fare un viaggio nei territori più affascinanti del vino italiano.
Brunello di Montalcino “Vigna Soccorso” – Tiezzi
L’eleganza del tempo e della terra
C’è qualcosa di speciale nei grandi classici. E il Brunello di Tiezzi è uno di quei vini che non invecchiano mai, ma anzi, con il passare degli anni, diventano sempre più affascinanti. Il “Vigna Soccorso” è una di quelle bottiglie che ti fanno sentire come se avessi una finestra aperta sulle colline senesi. Nasce dalla storica parcella “Soccorso”, nel cuore più autentico di Montalcino, ed è un vino che porta con sé tutta la forza e la ricchezza del territorio. Non c’è niente di artificiale in questo Brunello: non è filtrato, non è addomesticato, ma è sincero, austero, profondamente legato alla sua terra.
Ogni sorso ti avvolge con i suoi aromi di macchia mediterranea, rosmarino, e sottobosco. È un vino che ha una struttura tannica ben scolpita, ma che non ti sopraffà mai. E il finale… il finale è lungo come un tramonto toscano. Un vino che ti fa viaggiare, che ti fa sentire vicino alla terra, alla natura, a quella magia che solo Montalcino sa offrire.
Chardonnay Riserva – Tiefenbrunner
Luce dell’Alto Adige in forma liquida
Ecco un bianco che sa farsi notare anche in mezzo a mille rossi. Lo Chardonnay Riserva di Tiefenbrunner è il perfetto equilibrio tra eleganza e freschezza. Viene dalle alture di Cortaccia, un angolo dell’Alto Adige dove le uve crescono in condizioni ideali, e il risultato è un vino che sembra brillare di luce propria. È preciso, cesellato, luminoso: un bouquet di profumi che spazia dalla pietra bagnata alla nocciola, dai fiori bianchi alle spezie delicate. Ma ciò che più sorprende è la sua bocca vellutata, che però mantiene una verticalità unica grazie a quella fine acidità che solo le alte altitudini sanno regalare.
Questo Chardonnay è uno di quei vini da meditazione, da sorseggiare lentamente e lasciarsi avvolgere, ma è anche perfetto per una cena speciale. Magari accompagnato da un risotto al parmigiano… perché, diciamocelo, a volte anche i piccoli piaceri della vita sono i migliori. È un vino che ti fa sentire come se fossi sulla terrazza di un maso in Alto Adige, a sorseggiare un calice mentre guardi il panorama.
Barbaresco “Vigna Boito” Riserva – Cantina Rizzi
Il Nebbiolo che parla in poesia
Se ti piacciono i vini che raccontano storie, questo Barbaresco è la bottiglia da non perdere. La Cantina Rizzi ha una tradizione che si respira in ogni bottiglia, e il suo Barbaresco Riserva Vigna Boito è puro esempio di eleganza e profondità. È un Nebbiolo che sa essere fine, ma non per questo superficiale. Ogni sorso ti avvolge con sentori di rosa, ciliegia scura, cuoio e pepe bianco, come un poema che si svela lentamente. La trama tannica è nobile, la struttura è avvolgente, e ogni bicchiere sembra raccontarti qualcosa di più.
Questo è un vino che va aperto con rispetto, come se stessi entrando in una chiesa romanica, dove ogni dettaglio è prezioso. Non è un vino da “bere e basta”, è un vino da vivere. Ogni calice di Barbaresco Vigna Boito ti fa sentire il Piemonte, la sua gente, la sua cultura, e la passione che ci mettono nella viticoltura. È un’espressione pura di ciò che significa “savoir-faire”, quella qualità che nasce dall’esperienza e dal tempo.
Il 2025 si beve così
Tre bottiglie, tre territori, tre visioni del vino: Montalcino per il carattere, l’Alto Adige per la precisione, il Piemonte per l’anima. Ognuna di queste scelte è una testimonianza del talento umano e del legame profondo che c’è tra il vino e il territorio che lo produce. Che tu sia un wine nerd o un semplice amante del buon bere, queste etichette non solo soddisferanno la tua voglia di bere bene, ma renderanno ogni sorso un momento da ricordare.
Se c’è una cosa che dovremmo imparare a fare meglio, è concederci il piacere di un buon vino, che ci accompagni nei momenti più belli. In alto i bicchieri: la vita è troppo breve per vini mediocri!