Tre Bar Che Stanno Riscrivendo le Regole della Mixology

Cocktail + Smoke

Non è (solo) una questione di tecnica, premi o classifiche.
I nuovi bar più interessanti del pianeta stanno andando in un’altra direzione.
Più personale, più autentica, più radicata nel territorio e nel vissuto.

E spesso si trovano dove non te li aspetteresti: lontano dai riflettori delle grandi capitali, immersi nella natura o nascosti dietro una porta anonima in una città caotica. Ma tutti con una cosa in comune: stanno riscrivendo le regole del gioco, uno shaker alla volta.

Scordatevi i bar da copertina con le bottiglie in fila perfetta, le divise stirate al millimetro e i cocktail “instagrammabili” pensati per fare like. Qui si parla di esperienze vere, di identità forti, di idee coraggiose.

Vi portiamo in tre posti che hanno deciso di seguire la loro strada, senza compromessi. Uno si affaccia sull’oceano dello Sri Lanka, uno vive nel cuore pulsante di Singapore, l’ultimo è un pezzo d’Italia in piena Asia. Tre modi completamente diversi di intendere il bere bene, con un unico filo conduttore: l’anima.

1. Smoke & Bitters – Hiriketiya, Sri Lanka

Cocktail affumicati e spirito da frontiera

Immagina di camminare scalzo su una spiaggia selvaggia del sud dello Sri Lanka, tra surfisti, palme e capanne di legno, e di imbatterti in un piccolo bar che profuma di spezie e legna bruciata. Benvenuto da Smoke & Bitters, dove ogni drink è un viaggio sensoriale che inizia con il fuoco.

Qui non si gioca con l’estetica, si lavora con la sostanza: la mixology incontra la cucina affumicata, e gli ingredienti locali diventano protagonisti. Jackfruit fermentato, cardamomo selvatico, cocco fresco: ogni elemento viene valorizzato con tecniche raffinate ma mai ostentate. I cocktail vengono spesso serviti in ciotole di terracotta, e il servizio ha quell’eleganza spontanea che solo i posti davvero autentici riescono a trasmettere.

Il progetto nasce dall’incontro tra un ex-chef e un esperto di spirits: due professionisti che hanno scelto di mollare tutto per creare qualcosa di radicalmente diverso. Niente compromessi, solo passione per il prodotto, il territorio e l’esperienza. Un bar dove il tempo rallenta, e ogni sorso ti ricorda che il lusso, a volte, sta nella semplicità.

Visita il sito ufficiale di Smoke & Bitters

2. Cat Bite Club – Singapore

Il tempio segreto dell’agave nel sud-est asiatico

Dietro una porta anonima, nel cuore frenetico di Singapore, si nasconde un piccolo universo parallelo dove l’agave è regina assoluta. Si chiama Cat Bite Club, ma potrebbe anche chiamarsi “la cattedrale del mezcal”. Un bar intimo, nascosto, dove si entra su appuntamento e si resta per ore a chiacchierare di terroir messicani, processi di distillazione ancestrali e abbinamenti inaspettati.

Qui niente è lasciato al caso. Ogni bottiglia racconta una storia, spesso fatta di piccoli produttori, tradizioni familiari e territori remoti. Il cocktail bar diventa un luogo di esplorazione culturale, un tributo alla complessità e alla profondità degli spiriti messicani. Ma senza mai diventare pedante: l’atmosfera è rilassata, quasi da salotto, e ogni drink è un invito alla scoperta.

Il menu cambia spesso, proprio per riflettere il continuo movimento del mondo dell’agave. Ci trovi cocktail concettuali, ma sempre accessibili, con un equilibrio impeccabile tra tecnica e gusto. In una città come Singapore, che pullula di locali raffinati, Cat Bite Club riesce a distinguersi grazie alla sua coerenza e al suo carisma. È uno di quei posti in cui torni perché sai che troverai sempre qualcosa di nuovo, ma anche qualcosa di profondamente familiare.

Visita il sito ufficiale di Cat Bite Club

3. Bar Leone – Hong Kong

Un bar di Roma nel cuore dell’Asia

A prima vista potrebbe sembrare un’idea nostalgica, quasi sentimentale: portare l’atmosfera di un bar romano nel cuore di Hong Kong. Ma Bar Leone è molto di più. È un tributo intelligente e ironico all’Italia del bere bene, reinterpretato con eleganza e un pizzico di genio.

Appena entri ti sembra di essere finito in una via di Trastevere: tavolini stretti, luci calde, bottigliette d’amaro in bella vista e un Negroni fatto come si deve. Ma poi noti i dettagli: il servizio impeccabile, la carta curata nei minimi particolari, la capacità di bilanciare l’accoglienza tipica dei bar di casa nostra con una precisione da ristorante stellato.

L’ideatore è Lorenzo Antinori, un nome che nel mondo della mixology conta parecchio. Dopo anni nei top hotel internazionali, ha deciso di creare un luogo che raccontasse la sua visione personale del bar italiano. Il risultato? Un successo clamoroso. Bar Leone non è un bar tematico, è un’interpretazione contemporanea di ciò che l’Italia può offrire al mondo, con un cuore autentico e una mente internazionale.

Visita il sito ufficiale di Bar Leone

Cosa hanno in comune?

Questi tre bar, pur diversissimi tra loro, incarnano un nuovo modo di intendere la mixology. Non cercano il consenso a tutti i costi, non rincorrono i trend. Puntano tutto sull’identità, sulla narrazione, sul legame con il contesto.

Che sia una spiaggia esotica, una giungla urbana o una città ultramoderna, il concetto è lo stesso: creare esperienze vere, memorabili, capaci di raccontare una storia in ogni bicchiere. Sono locali che lavorano in profondità, che non temono la complessità, e che usano il cocktail come strumento per esprimere qualcosa di più grande.

E forse è proprio questo il futuro del bere bene: meno effetti speciali, più verità. Meno copia-incolla globalizzato, più radici e visione. Meno bar, più luoghi con un’anima.

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