Sono parenti stretti. Alcuni condividono persino la stessa origine botanica, lo stesso colore ambrato, lo stesso bicchiere basso con il bordo spesso. Eppure, quando ti fermi ad ascoltarli – e a berli con un minimo di attenzione – capisci che tequila e mezcal, o rum agricolo e rum industriale, non parlano affatto la stessa lingua. Hanno radici comuni, sì, ma cammini distinti. E quando si tratta di cognac e brandy, la differenza non è solo geografica, ma quasi filosofica.
Se ti sei mai trovato al bancone a chiederti che differenza ci sia “davvero” tra uno e l’altro, questa guida è per te. Niente tecnicismi da sommelier, solo dritte da appassionati. Magari da leggere sorseggiando qualcosa di buono.
Tequila vs Mezcal
Fratelli d’agave, ma con anime molto diverse
Tequila e mezcal sono entrambi figli dell’agave e della terra messicana, ma se ti fermi qui ti perdi tutto il bello. La tequila è prodotta esclusivamente a partire da agave blu (la famosa agave tequilana), coltivata prevalentemente nello stato di Jalisco. È un distillato “pulito”, nitido, dal profilo diretto, che spesso si fa sentire con note erbacee, agrumate, un tocco pepato.
Il mezcal, invece, è il fratello ribelle e selvatico: può essere fatto con più di trenta varietà di agave diverse e viene cotto in forni sotterranei che gli conferiscono quel famoso sentore affumicato, quasi primordiale. La zona madre è Oaxaca, ma non è l’unica. Il risultato? Un distillato più profondo, complesso, a volte ruvido, ma sempre intrigante.
Quando sceglierli?
Vai di tequila se cerchi un drink fresco e deciso, magari un Margarita dritto al punto. Opta per il mezcal se vuoi un sorso che racconta storie antiche, da gustare liscio o in cocktail che sanno sorprendere.
Rum Agricolo vs Rum Industriale
Due anime caraibiche: una contadina, l’altra più “pop”
Anche i rum possono sembrare tutti uguali, ma dietro a ogni bottiglia si nasconde una scelta ben precisa. Il rum agricolo nasce dal succo fresco della canna da zucchero, fermentato e distillato subito dopo la raccolta. È il rum delle Antille francesi – Martinica e Guadalupa in testa – ed è intenso, asciutto, con profumi vegetali e una personalità a volte ruvida ma sempre vera. Ha un carattere agricolo, appunto, autentico e diretto.
Il rum industriale, invece, è ottenuto dalla melassa, il sottoprodotto della lavorazione dello zucchero. È il rum più diffuso al mondo, e anche quello più versatile: dolce, rotondo, morbido. Parla con accenti vanigliati, tropicali, più adatti a conquistare subito.
Quando sceglierli?
Prova il rum agricolo se ti piacciono i sapori netti, magari in un Ti’ Punch da sorseggiare piano. Scegli il rum industriale se sei dell’umore per un Daiquiri goloso o un classico Rum & Cola ben fatto.
Cognac vs Brandy
Stessa uva, destini molto diversi
Cognac e brandy partono dallo stesso punto: il vino. Entrambi sono distillati da uve e poi lasciati invecchiare in botti di legno. Ma qui finisce la somiglianza.
Il cognac può nascere solo nella regione francese omonima, da uve selezionate (soprattutto Ugni Blanc) e con una doppia distillazione in alambicchi di rame. Il risultato è un distillato raffinato, elegante, con note floreali, legnose, una carezza profonda ma misurata.
Il brandy, invece, è molto più libero: può essere prodotto ovunque, con qualsiasi uva, con metodi anche molto diversi. È un po’ il cugino cosmopolita del cognac, spesso più dolce, più largo nei profumi, a volte più accessibile.
Quando sceglierli?
Bevi cognac quando vuoi un digestivo importante, da meditazione. Scegli il brandy per cocktail invernali, magari con un tocco speziato.
E quindi? Il mondo dei distillati non è una questione di bianco o nero, ma di mille sfumature. Ogni bottiglia racconta una sua storia fatta di territorio, clima, tradizione, tecniche e persone.
Imparare a distinguerli è come imparare a riconoscere la voce di un amico in mezzo alla folla: all’inizio serve attenzione, poi diventa naturale. E quando ordini con sicurezza il tuo rum agricolo, o sorprendi l’amico che prende sempre tequila con un mezcal profondo, sai che stai bevendo con stile. E con testa.