Nell’ultimo episodio della trilogia, firmata da Jon Watts, Spider-Man si trova a dover affrontare la perdita dell’anonimato e le conseguenze dell’improvvisa notorietà.
Mysterio ha svelato al mondo la vera identità di Spider-Man e adesso Peter Parker è su tutti i media, con una vita praticamente impossibile.
Spider-Man chiede quindi aiuto a Dottor Strange, che con un incantesimo cerca di far dimenticare al mondo che Peter Parker è in realtà Spider-Man. Ma l’incantesimo va storto, liberando i nemici più potenti che Spider-Man abbia mai avuto.
Peter Parker si trova così davanti alla sua sfida più grande, e per riuscire a superarla, sarà costretto ad affrontare il proprio passato.
Ed è appunto il passato la chiave di interpretazione del prossimo mariage tra la visione di un film e la degustazione di un vino che vi proponiamo.
Ci sono vini che attraverso le loro qualità ci invitano a riflettere sulla loro storia e sul loro passato. È il caso dei cosiddetti vini fortificati, fatti per durare nel tempo, fino a 30 anni e oltre.
Un vino fortificato si ottiene bloccando la fermentazione di un vino, o di un mosto, attraverso l’aggiunta di alcool o di acquavite. In base al momento in cui viene effettuata la fortificazione, possiamo ottenere un vino più o meno dolce, e con un grado alcolico tra il 15% e il 22%.
Uno dei vini fortificati italiani più conosciuti nel mondo è il Marsala. Un vino nato nel 1773, grazie al commerciante inglese John Woodouse, che approdato in Sicilia per rifornirsi di cibo e vino, trovò che il vino locale somigliasse a quelli di Madeira e di Porto, vini che all’epoca riscuotevano un notevole successo, specialmente presso l’impero britannico.
Per alzare il grado alcolico del vino e poterlo conservare per tutta la durata del viaggio, Woodhouse pensò di aggiungere al vino dell’acquavite.
Una volta tornato in patria, ed assaggiato il vino, fu così colpito dalle qualità che il vino aveva sviluppato, che successivamente decise di tornare in Sicilia ed avviare lui stesso la produzione e la commercializzazione del Marsala.
Oggi il Marsala è prodotto con uve dei vitigni Nero d’Avola, Nerello Mascalese, Perricone, Grillo, Catarratto, Inzolia e Damaschino. Inoltre possiamo scegliere fra diverse versioni, in base allo stile, alla dolcezza e all’invecchiamento.
Oro (con uve bianche), Ambra (con uve bianche e l’aggiunta di mosto cotto) e Rubino ((con il 70% minimo di uve rosse).
Secco (con la presenza di zuccheri fino a 40 grammi per litro), Semisecco (40-100 g/l), Dolce (100+ g/l).
Fine (dopo 8 mesi in botte), Superiore (dopo 2 anni in botte), Superiore Riserva (con più di 4 anni in botte), Vergine o Vergine Solera solo secco (con più di 5 anni in botte) e Vergine Stravecchio o Vergine Riserva solo secco (con più di 10 anni in botte).
Al bicchiere, il suo colore può variare dal mogano chiaro al mattone.
Così come anche i suoi profumi, che nel tempo variano regalandoci sentori di albicocca secca, tamarindo, nocciola tostata, creme brûlé, tabacco, cioccolato e spezie.
Uno straordinario vino da meditazione, nelle versioni che superano i 5 anni in botte, da accompagnare al cioccolato o ad un sigaro toscano, ma anche un eccellente vino da aperitivo, nelle versioni meno invecchiate.
Un vino che viene da lontano, e che oggi è un vero e proprio mito. Così come Spider-Man.
Due storie di superpoteri, destinati a durare e a rinnovarsi nel tempo.