Sicuramente, nel business vinicolo di molti anni fa sono diversi i protagonisti che ci hanno accompagnato.
Venezia e Pisa tra galere a remi e Vernaccia
Citando il mondo del commercio non si può non menzionare la potenza veneziana: dal XV secolo include nei suoi scambi commerciali anche i prodotti vinicoli e si dimostra una potenza all’avanguardia con le sue velocissime galere a remi!
In seguito anche Pisa diventa una potenza importante, e con la sua Vernaccia riesce a dare del filo da torcere a Venezia diventando un’insidiosa concorrente.
Olanda queen mondiale del commercio vinicolo (e non solo)
Un’altra grande potenza del vino è l’Olanda, che diventa presto la prima potenza mondiale nel commercio del vino, ma solo quello importato, perché quello di propria produzione era consumato gelosamente dagli olandesi.
Non contenti del commercio fiorente, gli olandesi dimostrano ottime conoscenze anche rispetto alla chimica organica, andando a rivoluzionare la conservazione dei vini.
Con la scoperta dell’anidride solforosa si risolve finalmente il problema dell’acescenza.
Vino, una questione di chimica
La scoperta scientifica dell’anidride solforosa è solo la prima di una lunga serie, grazie ai progressi del periodo positivista nel XIX secolo.
Pasteur e il medico Francois spiegano il processo che sta dietro alla fermentazione e capiscono le giuste quantità di zucchero per la ri-fermentazione in bottiglia dello Champagne.
Sempre intorno a quegli anni vengono introdotte tecniche complesse per debellare la pericolosa fillossera e altre pratiche di vinificazione e trattamento delle patologie della vite.
Inutile dire che tutte queste scoperte risolvono un sacco di problemi e sono molto importanti per la nascita della viticoltura moderna, un patrimonio gastronomico che ancora oggi rende felici le nostre papille gustative e il nostro sistema nervoso.