Perché certe bottiglie non aspettano le feste. Le creano.
Chi ha deciso che le bollicine vadano bene solo a Capodanno probabilmente non ha mai assaggiato uno spumante italiano artigianale in una sera d’estate, al tramonto, con un piatto di crudi davanti. O in un pomeriggio di primavera, con gli amici in terrazzo e la focaccia ancora tiepida.
La verità? Le bolle non hanno stagione. Né orario. Sono fatte per celebrare tutto ciò che vale la pena ricordare — e anche quello che, con un brindisi, può diventarlo.
Ce lo aveva già detto chiaro il nostro sommelier di fiducia, Stefano Tascini:
“Metodo classico italiano, sempre. E non solo a Capodanno.”
E noi l’abbiamo preso in parola. Ecco quattro bottiglie italiane da tenere sempre in frigo, pronte a trasformare un martedì qualsiasi in una piccola festa.
Daraprì – Metodo Classico Bombino Bianco
Puglia | Sorso mediterraneo
Un gioiello del Tavoliere delle Puglie, dove il Bombino Bianco — vitigno autoctono che spesso passa inosservato — trova la sua massima espressione.
Questo spumante ha una bollicina fine e delicata, un profilo aromatico che richiama fiori bianchi, pesca e agrumi, e una freschezza marina che lo rende perfetto per i crudi di mare, ma anche per una pizza bianca con alici e burrata.
In una parola: solare.
Bera Brut – Alta Langa DOCG
Piemonte | Eleganza in quota
Dal cuore dell’Alta Langa, dove l’aria è più fresca e le vigne guardano lontano, arriva un metodo classico da uve Chardonnay e Pinot Nero che profuma di mela verde, fiori di campo e crosta di pane.
Al palato è secco, preciso, sapido. È una bolla per chi ama la classe senza fronzoli, per chi cerca una valida alternativa allo Champagne senza rinunciare all’eleganza.
Da tenere sempre pronto per una cena importante… o per farla diventare tale.
Abate Nero – Dominio Nero
Trentino | L’anima del Pinot Nero
Un 100% Pinot Nero coltivato in altura, tra le Dolomiti trentine, dove il clima fresco scolpisce i profumi e la struttura.
Profuma di piccoli frutti rossi, ciliegia matura, un tocco di spezie e una scia minerale netta. È un vino dalla personalità forte ma gentile, che sa stare accanto a un filetto come a una selezione di formaggi freschi e frutta secca.
Una bollicina “gastronomica”, che ama la tavola e le chiacchiere.
Bruno Verdi – Vergonberra
Oltrepò Pavese | Zero dosaggio, massima identità
Pinot Nero in purezza con un pizzico di Chardonnay, vinificato senza dosaggio per lasciare spazio solo alla vera voce del territorio.
Note di ribes, erbe aromatiche e una mineralità affilata. È una bollicina cruda, viva, sincera.
Va d’accordo con il vitello tonnato, i carpacci, i fritti leggeri. Ma sa anche essere protagonista di un aperitivo casalingo con le chips artigianali del tuo fornaio preferito.
Cin Cin, sempre
Non serve aspettare la fine dell’anno per festeggiare.
Le bollicine italiane migliori sono fatte per sorprendere, per accogliere, per accompagnare. E a volte anche solo per migliorare una giornata no.
Quindi tieni sempre una bottiglia in fresco.
Perché ogni giorno è buono per brindare, e ogni brindisi è un modo per dire:
“Ehi, oggi è andata bene. O almeno ci abbiamo provato.”