Hai presente quella sensazione di amare qualcosa… e allo stesso tempo non riconoscerla più?
È un po’ quello che succede oggi con il rum. Bevuto nei tiki bar, nei cocktail estivi, nelle degustazioni più raffinate. Ma cos’è davvero, oggi, il rum?
Dal 7 al 12 maggio torna la Mad Ron Week, l’appuntamento internazionale più acceso e provocatorio dedicato a questo distillato affascinante, misterioso e, diciamolo, parecchio confuso. Non è una fiera, non è un festival: è una settimana di fuoco, pensata per chi vuole capire (e magari anche discutere) cosa stiamo davvero bevendo quando ordiniamo “un rum”.
Cos’è la Mad Ron Week?
È un evento diffuso, fluido, che si muove tra il reale e il digitale. Masterclass in presenza, degustazioni guidate, live su Instagram, podcast tematici, serate speciali nei bar più attenti e appassionati d’Europa. Non importa dove sei: se hai un bicchiere pulito e una mente curiosa, sei nel posto giusto.
E se pensi che il rum sia solo spiagge caraibiche, bottiglie dorate e cocktail con l’ombrellino… beh, preparati a rimettere tutto in discussione. La Mad Ron Week è qui per fare ordine nel caos. O almeno per accendere una luce tra zuccheri nascosti, etichette opache e marketing da cinema.
Perché “Mad Ron”?
Perché Ron è arrabbiato. O forse siamo noi a esserlo con lui.
Con lui e con chi lo ha trasformato in un prodotto a volte ingannevole, spesso zuccherato, talvolta irriconoscibile.
Etichette che promettono 23 anni d’invecchiamento… ma senza dire dove.
Bottiglie che sembrano flaconi di profumo da boutique, piene di zucchero e vaniglia sintetica.
E poi quel folklore insistito, quella narrativa esotica che sa più di favola che di fermentazione.
“Mad Ron” è una provocazione, certo. Ma è anche un invito a pensare, a domandarsi: che rum vogliamo davvero?
I temi caldi della settimana
Ogni giorno della Mad Ron Week è dedicato a un tema spinoso, spesso evitato, ma centrale per chi ama bere consapevolmente:
- Zuccheri aggiunti e additivi: il tuo rum è davvero naturale?
- Rum, rhum o ron?: guida semiseria alla giungla delle etichette.
- Agricolo vs industriale: non è solo una questione di gusto, ma di coscienza.
- Invecchiamenti ambigui: se scrivi “12 anni”, dimmi dove li ha passati.
- Origine e tracciabilità: come per il cibo, anche nel rum contano le radici.
A parlarne non saranno solo esperti e brand ambassador, ma anche bartender indipendenti, giornalisti, distillatori onesti e semplici appassionati con più papille gustative che peli sulla lingua.
Come partecipare?
Ovunque tu sia, puoi far parte della rivoluzione:
Nei bar partner, da Roma a Milano, con eventi live e drink list dedicate
Online, con i contenuti di RumX, The Floating Rum Shack, Modern Caribbean Rum
In diretta, con le voci di LMDW, UK Rum Club, Velier e altri canali tematici
Non ti serve un biglietto. Solo voglia di ascoltare, assaggiare, e magari cambiare idea.
Perché dovresti interessartene?
Perché se sei uno di quelli che all’aperitivo ama scoprire cose nuove, chiacchierare con il bartender, assaggiare bottiglie insolite… questa settimana fa per te.
C’entra se ti sei stufato di certe bottiglie-lustrino.
C’entra se hai voglia di capire cosa distingue un rum agricolo della Martinica da un melassone ultra-filtrato.
C’entra se pensi che bere bene sia anche un atto di cultura.
La Mad Ron Week è il momento perfetto per mettere in discussione le etichette, riscoprire produttori autentici, rivalutare gusti dimenticati. E farlo tra amici che se ne intendono, magari con un buon drink in mano.
3 rum da scoprire o riscoprire
Veritas (Foursquare & Hampden) – Un blend chiaro, senza bugie. Un manifesto di onestà liquida.
Neisson Blanc 55% – Profuma di canna fresca, ti porta subito nei campi della Martinica.
Velier Royal Navy Tiger Shark – Un tuffo profondo nelle acque più misteriose del rum puro.
In conclusione?
Il rum non è morto. Sta solo attraversando un momento di riflessione. E la Mad Ron Week è l’occasione giusta per ascoltarlo. Magari cambierai idea su una bottiglia. Magari cambierai idea sul rum. Ma di sicuro ne saprai qualcosa in più.
Dal 7 al 12 maggio, lasciati guidare da chi ama il rum davvero, senza zuccheri (né verità) aggiunti.