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Japanese Cocktail

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Storia del Japanese Cocktail

Il Japanese cocktail è senza dubbio un grande classico nella tradizione del beverage internazionale.

Si tratta di un drink originale e molto fresco apprezzato dal pubblico per il suo gusto intenso e molto particolare. Assoluto protagonista del cocktail è il Midori, liquore al melone molto caratteristico e famoso, proveniente dal Giappone.

Questo liquore conferisce al drink un aroma fruttato deciso e persistente in bocca, mentre la freschezza del limone e del Cointreau rendono il Japanese un ottimo accompagnamento per le calde serate d’estate.

La sua invenzione risale intorno agli anni ’80 del Novecento: in particolare la prima realizzazione nel 1984 è da attribuire a Jean Paul Bourguignon a Melbourne. In pochi anni questo cocktail al melone ha preso piede a livello internazionale, conoscendo una circolazione davvero invidiabile.

E’ molto apprezzato in Italia, dove quasi tutti i locali delle grandi città turistiche ne propongono versioni classiche o rivisitazioni più personali. Fin da subito la freschezza e il gusto fruttato hanno reso il Japanese un cocktail adatto a diverse occasioni: dai pre dinner alle serate più lunghe, come drink da after dinner o da dessert.

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limoneshaker
midori
coppetta martini

Ingredienti e preparazione del Japanese cocktail

Per preparare un buon Japanese cocktail dovrai procurarti questi ingredienti:


3 cl di Midori


3 cl di Cointreau


3 cl di succo di limone


1 fettina di lime o di limone

Si inizia spremendo il limone per filtrare il succo con un colino a maglie fini e versarlo in uno shaker da barman col ghiaccio. Vanno aggiunti quindi il Cointreau e il Midori, da shakerare bene insieme a tutto il composto per diversi minuti. Soltanto in questo modo gli ingredienti si possono amalgamare in modo completo bilanciando il gusto del drink. Il risultato così ottenuto andrà nuovamente filtrato e dopo versato con lo stainer nella coppetta da cocktail. Il bicchiere va poi guarnito con una fettina di lime, o di limone. Alcuni barman scelgono di sostituire la tonalità giallo-verde del lime o del limone con una nota colorata più calda ripresa da una ciliegia al maraschino adagiata sul bicchiere.

Principali alternative all’originale

Sono davvero tante le versioni riviste che molti locali di tendenza propongono ai loro fedeli clienti. Si può innanzitutto partire sostituendo il Midori con un altro liquore al melone, magari anche fatto in casa. In questo caso occorre però in partenza valutare consistenza e gradazione dello spirito scelto.

A seconda delle differenze rispetto al classico Midori sarà infatti necessario correggere anche soltanto parzialmente i quantitativi di tutti gli ingredienti, così da garantirsi un risultato finale comunque bilanciato e armonico, ed evitare sapori eccessivamente sproporzionati in un verso o in un altro. Aggiunta spesso apprezzata da molti bevitori è quella della soda. Molti barman infatti vogliono stemperare la dolcezza del melone con una spruzzata di soda.

Questa novità aiuta a rendere l’intero drink più fresco e frizzante. Alcune versioni optano per la sostituzione del melone con l’orzata. Si tratta di una soluzione molto gradevole e comunque bilanciata, soprattutto se si sceglie un orzata home made. Chiaramente il gusto del drink è completamente stravolto rispetto all’originale a base di melone.

Altra possibilità per ottenere un cocktail fresco e particolarmente adatto alle serate estive in compagnia di conoscenti e amici è la preparazione del bicchiere e degli ingredienti in versione frozen. La preparazione in tal caso parte con tutti gli ingredienti inseriti in un normale frullatore da cucina insieme ad una buona quantità di ghiaccio. In questo modo si otterrà un risultato finale appunto più frozen e adatto alle sere d’estate.

Anche il bicchiere può essere raffreddato a dovere ad esempio ritirandolo precedentemente in congelatore, così da aumentare ancora di più l’effetto di fresco al momento del servizio finale al cliente.

Japanese Ice Tea Cocktail

Stesso nome ma caratteristiche ed ingredienti molto diversi sono alla base invece del Japanese Ice Tea Cocktail. Si tratta di una delle innumerevoli rivisitazioni del più classico ed universalmente noto Long Island Ice Tea Cocktail. Questo drink è particolarmente forte e dall’elevato grado alcolico.

Molti lo apprezzano proprio per questo, ma occorre davvero grande capacità del barman per crearlo in modo bilanciato e giusto senza eccedere nei sapori e nelle proporzioni, rendendolo così altrimenti imbevibile. Il gusto deciso ma molto dolce, e il colore verde caratteristico dipendono proprio dal Midori, responsabile anche del nome orientaleggiante di questa versione.

È proprio il liquore al melone a sostituire la Coca-Cola, così come il succo di limone prende il posto del triple sec. A questi due ingredienti basici si aggiungono i fondamentali classici liquori bianchi impiegati sempre nelle ricette delle diverse varianti del Long Island Ice Tea.

In particolare per il Japanese si utilizzano il Gin, il Rum bianco, la Vodka e la Tequila. Grande attenzione va prestata anche nella preparazione. Non occorre infatti utilizzare uno shaker per la miscelazione, ma il barman deve procedere a mixare i vari ingredienti fin da subito direttamente in un apposito mixing glass.

È molto apprezzato dai giovani, che lo ordinano spesso per il gusto intenso e dolce, oltre che per la facilità con cui porta ad una condizione di ubriachezza e allegria. In linea di massima dunque non si tratta di un cocktail per palati particolarmente sofisticati e fini.

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Con cosa bere un Japanese Cocktail

Proprio per la sua grande freschezza il Japanese può essere consumato in tantissimi locali in zone di mare e più in generale di vacanza. Molto apprezzato e spesso consigliato come drink da dessert è uno dei principali after dinner drinks consumati nei villaggi turistici delle grandi isole mediterranee durante i mesi estivi.

Se si decide invece di abbinarlo a piatti e consumarlo durante un aperitivo o una cena il Japanese cocktail è certamente ottimo da accompagnare a piatti di pesce molto freschi. Il Japanese è perfetto ad esempio con il filetto di salmone, o con un secondo di pesce legato alla tradizione culinaria giapponese.

Come sottolineato è anche uno dei drink più consigliati in abbinamento con il dessert. Dolci classici come il crumble di mele inglese, o torte alla frutta di stagione o ancora biscotti a base di cocco si sposano alla perfezione con un bicchiere di Japanese cocktail.

Dove bere il Japanese cocktail

Alla luce del gran successo del liquore giapponese riscosso nella capitale, consigliamo una degustazione del Japanese cocktail nei cocktail bar più ricercati di Tokio. La città inoltre, presentando una fusione di tradizione e innovazione è ideale per provare o riscoprire questo cocktail… a maggior ragione se ne rappresenta la sua culla!

Curiosità sul Japanese cocktail

Sapevi che il successo del Midori, uno degli ingredienti caratteristici del Japanese cocktail, ha ottenuto tanto successo in tutto il mondo grazie ad un interessante connubio di marketing e professionisti del mestiere? Il liquore venne infatti lanciato nel 1971 in occasione del campionato internazionale di bartending di Tokyo e ottenne un gran successo, anche grazie al tipico colore verde, che catturò l’attenzione dei giudici. Suntory di Osaka, l’ideatore del liquore, decise di investire sul Midori migliorandone il sapore e lanciando efficaci operazioni di marketing .Dopo aver seguito i consigli di Angelo Zolà, già fondatore e presidente dell’IBA, Suntory lo presentò al mercato americano presso lo Studio 54 di New York: il resto è storia.

 

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