Hugo vs Aperol: la sfida dello Spritz (con giudice imparziale)

Spritz Vs Hugo

Immagina di essere in un bar, davanti a te due calici: uno è arancione come il tramonto estivo, l’altro è fresco, con una spruzzata di verde brillante. Da un lato c’è l’Aperol Spritz, l’icona indiscussa dei nostri aperitivi. Dall’altro, l’Hugo Spritz, l’outsider che arriva dalle Alpi con il suo profumo di sambuco e menta, portando una ventata di freschezza. Due mondi, due storie, ma solo uno può conquistare il titolo di “Miglior Spritz”.

Chi vince questa sfida? Scopriamolo insieme (e promettiamo di essere imparziali… o quasi).

1. Origini: La tradizione vs la novità

L’Aperol Spritz ha origini venete ed è diventato il simbolo del “momento aperitivo” in tutto il mondo.
È il risultato di un marketing geniale e di un gusto che, seppur semplice, ha il potere di conquistare chiunque. Lo conosciamo tutti, lo ordiniamo all’istante, sempre pronto a regalarci una sensazione di familiarità.

L’Hugo Spritz, invece, è più giovane. Nasce nel 2005, creato da Roland Gruber in Alto Adige.
La sua missione?
Offrire qualcosa di fresco e più erbaceo rispetto al fratello più famoso. Con una storia che parte dai rifugi alpini e arriva a popolare le terrazze delle città, è un “outsider” che ha conquistato rapidamente il cuore degli appassionati di aperitivi.

Vince Hugo per originalità recente, Aperol per solidità storica.

2. Ingredienti: Gusto deciso vs freschezza inebriante

L’Aperol Spritz è il classico: prosecco, Aperol e soda. La combinazione perfetta tra l’amaro e il dolce, un po’ come un abbraccio confortevole che non stanca mai. Il suo gusto è ben definito, deciso, con quella leggera amarezza che ci fa sentire pronti ad affrontare la serata.

L’Hugo Spritz, invece, è un gioco di freschezza e profumi. Il prosecco incontra lo sciroppo di sambuco, mentre il lime e la menta entrano in scena per dare quel tocco di acidità e aromaticità che ci fa sentire subito rinfrescati. È un aperitivo che ti invita a respirare profondamente, a goderti la leggerezza di un mix naturale.

Se ti piacciono i gusti decisi, vai di Aperol. Se cerchi freschezza e leggerezza, Hugo tutta la vita.

3. Effetto visivo: La fotogenia del bicchiere

L’Aperol Spritz è praticamente una star dei social. Con il suo colore arancione brillante, è un vero e proprio invito a fare un selfie. Quando lo alzi verso il cielo, è come un tramonto liquido che si fa notare in ogni angolo. Perfetto per una foto al tramonto, per un aperitivo con gli amici, o semplicemente per sfoggiare il tuo drink.

L’Hugo, con il suo aspetto trasparente e il verde vibrante del lime e della menta, è elegante e naturale. Se l’Aperol è l’aperitivo da tramonto, l’Hugo è quello da brunch, da mattina che si fa pomeriggio. Un drink che sembra voler portare un po’ di natura nel bicchiere, come un respiro di freschezza.

Vince Hugo nei reel da brunch, ma Aperol resta imbattuto al tramonto.

4. Gradazione alcolica: Leggerezza vs intensità

L’Aperol Spritz, con il suo 10-11% di alcol, è perfetto per chi vuole un aperitivo che lo faccia sentire subito parte del gioco, senza troppi fronzoli. Ha una gradazione che ci prepara ad affrontare la serata con la giusta carica.

L’Hugo, invece, si presenta con una gradazione più bassa, che si aggira tra il 7% e il 9%, a seconda del tipo di sambuco che usi. È più leggero, perfetto per chi vuole restare lucido, ma senza rinunciare al gusto. Un’opzione perfetta per chi è alla ricerca di un aperitivo che non faccia perdere il controllo.

Hugo vince per chi cerca un aperitivo più leggero, ma non finto.

5. Abbinamenti: L’apertura al palato

Quando pensiamo all’Aperol Spritz, subito ci vengono in mente le patatine croccanti, le olive, le pizzette. È il drink da happy hour, quello che accompagna i momenti conviviali con una tavola ricca di stuzzichini.

L’Hugo Spritz, invece, si abbina perfettamente a piatti più leggeri e raffinati, come finger food vegetali, salumi delicati o formaggi freschi. È un aperitivo che si sposa con la freschezza e l’eleganza, il perfetto accompagnamento per una cena al tramonto o un brunch elegante.

Pareggio tecnico. Ma Hugo vince ai brunch, Aperol resta re all’apericena.

6. Personalità: Chi è il più intrigante?

L’Aperol è l’amico che conosci da sempre: sempre presente, affidabile, ti fa sentire a casa. È il classico che non tradisce mai.

L’Hugo è il nuovo collega che ti sorprende ogni volta. È più giovane, più fresco, e ha quel tocco di mistero che ti fa volerlo scoprire sempre di più. Se il tuo mood è quello di esplorare, di provare qualcosa di nuovo, allora l’Hugo è la scelta giusta.

Dipende dal mood. Ma Hugo ha guadagnato punti in rapidità.

Verdetto 7pm

Se sei nel mood classico e comfort → Aperol
Se vuoi qualcosa di diverso, fresco, un po’ più verde → Hugo
Se vuoi fare colpo a cena → Hugo
Se stai iniziando la serata → Aperol
Se non vuoi decidere → bevi entrambi (ma non insieme!)

La sfida tra Hugo e Aperol è come scegliere tra due amici diversi: uno ti conosce da sempre, l’altro ti sorprese ogni giorno. E mentre l’Aperol resta il re dell’aperitivo italiano, l’Hugo sta facendo strada con la sua freschezza e il suo profumo unico.

Noi di 7pm.fun li amiamo entrambi, ma quest’estate… puntiamo sull’Hugo.
E lo diciamo con una fetta di lime e due foglie di menta in mano, pronti a brindare.

E tu? Qual è il tuo preferito?

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