Hai mai pensato a come il gin possa essere un viaggio sensoriale? Un sorso e ti ritrovi catapultato in un mondo di aromi, storie e tradizioni. Ma cos’è che rende ogni bottiglia così unica?
Il gin è un profumo liquido che si trasforma a seconda degli ingredienti, delle tecniche di estrazione e della mano esperta del distillatore. Sebbene il ginepro debba essere sempre presente, ogni bottiglia racconta una storia unica, che può spaziare da un carattere secco e deciso a uno delicato e floreale. La vera magia del gin sta nell’arte di estrarre aromi dai botanicals, che variano da distilleria a distilleria, dando vita a distillati mai uguali. Agrumi, spezie, fiori e botaniche esotiche si mescolano in un gioco di equilibri perfetti, invitandoti a scoprire nuove sfumature ad ogni sorso.
Gli stili produttivi del gin
Non tutti i gin sono uguali. Ognuno ha una personalità tutta sua, che nasce dallo stile produttivo con cui viene creato. Scopriamo insieme le principali tipologie di gin, ognuna con le sue caratteristiche uniche:
- New Western / Contemporary Gin: Il ginepro c’è, ma non è il protagonista assoluto. Le note principali possono essere agrumi, fiori o spezie più rare. Gin come Hendrick’s o Gin Mare sono perfetti esempi di questo stile, che rompe le convenzioni per un’esperienza più fresca e moderna. Se sei alla ricerca di qualcosa di innovativo, questo è il gin che fa per te!
- London Dry Gin: È il gin classico per eccellenza. Secco, deciso, e con il ginepro che fa da padrone. Tutti i botanicals vengono distillati insieme, senza aggiunte post-distillazione. Il London Dry è il gin per chi ama la tradizione. Pensa al Martini… in fondo, non c’è niente di più elegante di un gin classico.
- Distilled Gin: Qui siamo in un territorio simile al London Dry, ma con un po’ più di libertà. Dopo la distillazione, è possibile aggiungere botaniche aggiuntive, creando varianti più moderne e creative. Un’opzione perfetta per chi ama l’innovazione pur mantenendo radici tradizionali.
- Compound Gin: Niente distillazione qui. Gli aromi vengono semplicemente macerati o aggiunti direttamente all’alcol neutro. È un gin più economico e veloce da produrre, ma decisamente meno raffinato. Una scelta per chi cerca qualcosa di più immediato, ma non sempre lussuoso.
- Old Tom Gin: Se il London Dry ti sembra troppo secco, l’Old Tom è la risposta. Un po’ più dolce, grazie all’aggiunta di un pizzico di zucchero. Perfetto per i cocktail vintage, come il classico Tom Collins.
Le tecniche di distillazione e aromatizzazione
Il gin è un distillato che si affida a tecniche sofisticate per estrarre il meglio dalle sue botaniche. La tecnica di distillazione è fondamentale per il risultato finale. Ecco le principali metodologie utilizzate:
- Infusione a freddo (cold compounding): Gli aromi vengono semplicemente estratti in alcol senza distillazione. Questo processo è più veloce, ma il gin risultante tende a essere meno stabile nel tempo.
- Distillazione classica: I botanicals vengono immersi nell’alcol e distillati lentamente, un metodo tradizionale che preserva e arricchisce i sapori.
- Infusione a vapore: In questo caso, i botanicals non toccano direttamente l’alcol. Il vapore alcolico attraversa le piante, estraendo aromi più delicati, floreali e freschi. È una tecnica raffinata che permette di ottenere gin molto aromatici.
Esistono anche tecniche avanzate come il steeping, dove le botaniche macerano in alcol prima della distillazione, e la distillazione a bassa temperatura (bain-marie), che avviene a temperature più delicate per preservare aromi più sottili. Il rotavap è una distillazione sottovuoto a freddo, perfetta per ottenere note fresche e termolabili.
Le botaniche: un gin non è mai solo ginepro
Un buon gin non è mai solo ginepro. La varietà di botaniche utilizzate nelle distillerie è vasta e contribuisce alla creazione di profili aromatici unici. Le botaniche più comuni includono:
- Agrumi: Scorza di limone, arancia, yuzu, pompelmo. Le note agrumate sono fresche e donano un tocco vivace al gin.
- Spezie: Cardamomo, coriandolo, cannella, pepe rosa. Le spezie aggiungono profondità e un pizzico di calore.
- Erbe: Angelica, timo, rosmarino, salvia. Le erbe danno un tocco verde e aromatico che può essere pungente o delicato, a seconda dell’uso.
- Fiori: Lavanda, rosa, fiordaliso, camomilla. I fiori contribuiscono a note dolci e fresche, con un profilo profumato e piacevole.
- Note speciali: Alcuni gin si distinguono per l’aggiunta di ingredienti particolari come cetriolo, oliva, tè verde, alghe o wasabi, che creano esperienze gustative uniche e inaspettate.
Esistono gin che utilizzano fino a 47 botaniche (come il Monkey 47), ma non è la quantità a fare la qualità. L’importante è l’equilibrio tra gli ingredienti, che deve risultare armonioso.
Gin famosi e i loro stili
Ecco alcuni dei gin più noti, con le loro caratteristiche distintive:
- Tanqueray: London Dry. Un gin classico, secco, con note agrumate ben bilanciate.
- Bombay Sapphire: Vapour Infused. Fresco, leggero, con un tocco floreale che lo rende perfetto per cocktail estivi.
- Hendrick’s: Contemporary. Un gin moderno, con note di rosa e cetriolo, che lo rendono delicato e unico.
- Beefeater: London Dry. Un gin di tradizione pura, versatile, che si adatta a ogni tipo di cocktail.
- Monkey 47: Super aromatico. Un gin complesso con un mix lussuoso di spezie e fiori, che ne fanno un distillato ricercato.
Il gin è il distillato dei creativi
Il gin è davvero il distillato dei creativi. Ogni bottiglia rappresenta una scelta di botaniche, tecniche e stili, con il distillatore che racconta una storia attraverso il suo prodotto. Se desideri un gin dry, floreale, speziato, dolce o con un tocco marino, c’è sicuramente un gin perfetto per ogni tuo gusto.
Qual è il gin che ti incuriosisce di più e che vorresti provare per primo?