C’è chi viaggia per musei, chi per spiagge, chi per la cucina locale.
E poi ci siamo noi: quelli che appena atterrano in una nuova città, iniziano a cercare il bar giusto dove farsi sorprendere da un cocktail. Non uno qualsiasi, ma uno che racconti una storia, che ti faccia assaggiare il territorio in un sorso, che ti faccia venire voglia di tornare, anche solo per un altro drink.
Oggi i migliori bar del mondo non sono più semplicemente posti dove bere bene: sono veri e propri laboratori di creatività, design, ricerca sostenibile e – soprattutto – esperienze.
Qui l’equilibrio gustativo è studiato al millimetro, la presentazione è arte, e il servizio è parte integrante dello spettacolo. Se vuoi capire dove sta andando la mixology contemporanea, ecco dieci indirizzi da segnare subito in agenda. E magari da infilare nella lista dei desideri del prossimo viaggio.
La classifica arriva da The World’s 50 Best Bars 2024, annunciata a Madrid, che ogni anno celebra i locali più innovativi e affascinanti della scena internazionale. Pronti a partire? Anche solo con l’immaginazione.
1. Handshake Speakeasy – Città del Messico, Messico
Colonia Juárez
Un ingresso nascosto, una porta anonima e… magia. Handshake è il classico speakeasy che gioca con l’effetto sorpresa, ma va ben oltre l’estetica retrò. Questo bar ha l’anima di un laboratorio hi-tech: tutto è calibrato con precisione maniacale, dal bilanciamento tra acidità e dolcezza fino alla trasparenza cristallina dei drink. L’ambiente è minimal, rilassante, quasi zen. Il loro twist sul Martini – limpido come acqua di sorgente – è già leggenda. Sedersi al bancone qui è come entrare in un’altra dimensione.
2. Sips – Barcellona, Spagna
Eixample
Sips non è solo un cocktail bar, è un palco dove i bartender recitano la loro arte con classe e un pizzico di follia. Ogni drink è uno show, e ogni bicchiere una piccola scultura. Qui si gioca con la percezione, con la materia, con l’estetica. Il “Primordial”, servito in un calice che sembra un uovo di dinosauro, è un’esperienza sensoriale completa: visiva, tattile, gustativa. È uno di quei posti dove esci con gli occhi che brillano.
3. Line – Atene, Grecia
Nea Ionia
Line è la dimostrazione che la fermentazione non è solo una moda, ma una filosofia. Nato all’interno di un’ex panetteria, questo bar ha fatto della produzione in-house il suo punto di forza: fermentano tutto, dal vino al kombucha, dalla birra ai cocktail. Il risultato? Una drink list originale, coraggiosa, ma mai ostica. Qui il sapore è vivo, sorprendente, a volte pungente, sempre autentico. È il bar perfetto per chi ama scoprire sapori nuovi senza rinunciare all’equilibrio.
4. Licorería Limantour – Città del Messico, Messico
Roma Norte
Colorato, energico, vulcanico: Limantour è l’anima della mixology messicana. Un luogo dove tradizione e innovazione si danno il cambio in un ritmo continuo. Ingredienti locali come epazote, agave, tamarindo o ananas arrostito vengono trasformati in cocktail che parlano al cuore e alla memoria. Il “Margarita al pastor”, ispirato al celebre taco, è un esempio perfetto di come si possa raccontare un intero Paese in un sorso. Qui non si beve: si viaggia.
5. Double Chicken Please – New York City, USA
Lower East Side
Un bar con due anime, due ambienti, due modi di intendere la mixology. Davanti: cocktail semplici, dritti, godibili. Dietro: la sperimentazione pura. I drink si ispirano ai piatti del comfort food, ma con un’eleganza che spiazza. Il “Cold Pizza”, ad esempio, è un cocktail che sa davvero di mozzarella e pomodoro, ma senza essere pesante o grottesco. È giocoso, intelligente, e incredibilmente buono. Qui la creatività è di casa, ma non si prende mai troppo sul serio.
6. Tayer + Elementary – Londra, UK
Old Street
Due esperienze in una: all’ingresso, l’atmosfera rilassata di Elementary, dove puoi ordinare drink minimal ma impeccabili; dietro, l’universo avanguardista di Tayer, dove ogni ingrediente viene scomposto e ricomposto come in un laboratorio di alchimia. I bicchieri sono volutamente anonimi, ma i sapori sono memorabili, netti, persistenti. Questo bar è una lezione vivente di quanto lontano possa arrivare la mixology contemporanea.
7. Little Red Door – Parigi, Francia
Marais
Design, arte, creatività. Little Red Door è un luogo dove ogni menu nasce da una collaborazione con artisti locali. I cocktail sono vere e proprie narrazioni liquide, ognuno ispirato a un concetto – come “colore”, “forma”, “tempo”. L’approccio è profondamente francese: sofisticato, sensuale, ma mai snob. È il classico posto dove ogni dettaglio ha un significato, e dove ogni sorso ti fa riflettere (ma anche sorridere).
8. BKK Social Club – Bangkok, Thailandia
Four Seasons Hotel
Un mix perfetto tra l’eleganza di Buenos Aires e la vitalità di Bangkok. Questo bar, situato all’interno del Four Seasons, è un gioiello di stile e ospitalità. I cocktail sono sontuosi, ben strutturati, visivamente impeccabili. L’atmosfera è glamour ma rilassata, perfetta per un aperitivo al tramonto con vista sulla città. Se cerchi un’esperienza asiatica di alto livello, questo è il tuo indirizzo.
9. Katana Kitten – New York City, USA
Greenwich Village
Un dive bar giapponese che fonde la cultura del bere di Tokyo con quella americana, in una fusione che funziona alla grande. Katana Kitten è divertente, vibrante, con un tocco di nostalgia pop. I cocktail sono tecnicamente perfetti ma con un’anima popolare. Il loro “Hi-Ball” è una poesia di semplicità e precisione. Qui si beve bene, ci si sente a casa, e si esce sempre con un sorriso.
10. Alquímico – Cartagena, Colombia
Centro Histórico
Un bar tropicale su tre piani che riesce a essere al tempo stesso festoso e profondamente connesso alla terra. Alquímico collabora con agricoltori locali per coltivare ingredienti unici, spesso sconosciuti al di fuori della Colombia. I cocktail sono un omaggio alla biodiversità, alla cultura e al ritmo latinoamericano. È uno di quei posti dove ogni dettaglio – dalla musica all’arredamento – racconta una storia. E ti fa venire voglia di restare.
E se non puoi viaggiare?
Beh, porta l’ispirazione a casa tua. Molti di questi bar pubblicano libri, condividono le loro ricette online o propongono masterclass. È un modo fantastico per scoprire nuove tecniche, esplorare ingredienti diversi e – perché no – organizzare una serata cocktail tra amici, con un pizzico di spirito internazionale. Perché viaggiare, in fondo, si può anche con un bicchiere in mano.