Mezcal e nuvole

Bicchiere di Mezcal

Il mezcal è senza dubbio uno dei superalcolici più affascinanti di tutto il mondo. Legato a riti ancestrali e profondamente connesso con le peculiarità della cultura messicana, questo distillato è un concentrato di sentori complessi, su cui spicca quello della pianta di agave cotta. A differenza della tequila, che viene prodotta solo con una varietà di agave, quella blu, il mezcal può essere ricavato da diverse tipologie del vegetale più rappresentativo del Messico. Vediamo di seguito come nasce, si evolve e soprattutto si gusta questo prodotto straordinario.

La storia del mezcal

La parola mezcal è un derivato di una lingua pre-ispanica e significa agave cotta al forno. L’agave rivestiva un ruolo sacro, immerso nella mitologia del Messico prima della conquista spagnola. La leggenda popolare tramanda che il mezcal tragga origine da una pianta di agave colpita da un fulmine. Come risultato l’interno rilasciò dei succhi, conosciuti come elisir degli dei. Quando giunsero gli spagnoli iniziarono a cercare un sostituto per i propri liquori. Dato che il re aveva vietato l’uso della canna da zucchero e dell’uva per la distillazione, i colonizzatori guardarono alla tradizione locale di lavorare con la pianta dell’agave. Dato il costo di produzione e la complessità dei gesti richiesti, questo distillato è prodotto su piccola scala, a differenza della tequila. La scampata industrializzazione del processo ha conservato il mezcal così com’è: oggi contiene pochissime sostanze chimiche e additivi e risulta perciò più semplice da digerire. La maggior parte dei distillatori odierni sono situati nello stato di Oaxaca: qui i produttori raccolgono la pianta di agave e rimuovono il centro, seppellendolo in una fossa sotterranea coperta di pietre, dove cuoce per tre giorni. Una volta cotta, viene schiacciata con l’ausilio di un molino in pietra, in alcuni casi ancora trainato da un cavallo, come ai vecchi tempi.

Come riconoscere un Mezcal davvero buono

Nell’ottica di riconoscere un prodotto di qualità è importante prestare attenzione ad alcuni segnali. Tra questi spicca sicuramente quanto riportato in etichetta, che deve indicare almeno un contenuto di alcol minimo di 45%, nonché la dicitura 100% de agave. Inoltre, sempre in etichetta si dovrebbero trovare specifiche della località o al massimo dello stato in cui è stato prodotto il mezcal, così come il tipo di agave utilizzato. Dal punto di vista sensoriale meglio evitare mezcal che hanno un colore ambrato e potrebbero essere stati invecchiati in legno oppure con coloranti artificiali. Al naso un buon mezcal dovrebbe richiamare i profumi dell’agave cotta.

Come si beve e serve il Mezcal?

Se si desidera bere il mezcal come si fa in Messico servirebbero delle copitas, ovvero contenitori poco profondi in argilla. Per tutti coloro che vogliono sorseggiare un buon bicchiere di mezcal ma non hanno modo di andare in Messico per l’esperienza originale, un tumblr medio può esaltare le caratteristiche di questo distillato alla perfezione. La guarnizione migliore è sempre una fettina di arancia, preferibilmente passata in precedenza in del sale affumicato e speziato.

Quali sono le diverse tipologie di Mezcal?

Come accade del resto per il rum e altri distillati, il mezcal è disponibile in diverse tipologie e tonalità di colore, che hanno sapori molto diversi. Joven, ossia giovane, è usato per indicare un mezcal non invecchiato e molto chiaro. Un mezcal leggermente più scuro prende il nome di reposado, mentre quello più scuro in assoluto è l’añejo. In linea generale più scuro è il colore, più sarà morbido il gusto all’assaggio.

Quali sono le migliori marche di Mezcal?

Tra le migliori marche di Mezcal spiccano senza dubbio quelle più legate alla tradizione: ecco dunque che per chi vuole assaggiare un ottimo prodotto i marchi di riferimento sono Chichicapa, realizzato nell’omonimo villaggio, o San Juan del Rio, un distillato disponibile in pochissimi lotti, a ulteriore riprova della sua qualità. Per sua natura il mezcal si presta particolarmente anche alla sperimentazione e all’estro del maestro. Essendo sempre più popolare e di tendenza, si sono moltiplicate le espressioni originali di questo distillato: è il caso di Dos Hombres, marchio di proprietà dei due attori protagonisti della famosa serie Breaking Bad. Tale è il loro amore per questa bevanda alcolica e per la cultura messicana che hanno deciso di creare un brand di mezcal di ottima qualità, destinato prevalentemente al mercato americano, contribuendo al successo del distillato.

Quali cocktail si possono preparare con il Mezcal?

Data la sua versatilità, questo superalcolico si presta a essere impiegato in diversi modi, anche se il primo e più importante è quello di eccellente sostituto della tequila. Ecco dunque che tra i cocktail più famosi spiccano il Mezcal Margarita, più intenso e ricco di sfumature dell’originale. Il Mezcal Mule è una rivisitazione del Moscow Mule: qui il mezcal si sostituisce alla vodka per un’esperienza sensoriale decisamente più sfaccettata. Infine, il Mezcalita sfrutta uno degli abbinamenti più riusciti, ovvero quello con le arance: il connubio tra mezcal e agrumi riesce a dare vita a un ottimo prodotto.

Quali sono gli abbinamenti consigliati per il Mezcal?

A seconda di quanto viene aggiunto nella fase di cottura e delle caratteristiche della zona di origine della pianta di agave, il risultato finale può essere molto diverso. Ecco dunque che il Mezcal si presta a essere abbinato con moltissimi cibi, in particolar modo con quelli della tradizione messicana. Con una salsa mole piccante, meglio puntare su un Mezcal dai leggeri toni speziati, mentre i dessert a base di caramello si sposano idealmente con Mezcal ricchi di sfumature dolci e tropicali. È consigliabile perciò fermarsi ad assaggiare il prodotto prima di scegliere l’abbinamento. Le note di base della bevanda, infatti, costituiscono la guida principale per i sodalizi più riusciti in cucina.

Curiosità sul Mezcal

Saldamente radicato nella cultura e nelle leggende popolari di gran parte del Messico, il mezcal è specialmente legato alla regione di Oaxaca. Qui esiste persino un detto popolare che recita: “Para todo mal, mezcal, y para todo bien, tambien”. L’espressione può essere tradotta e parafrasata con un concetto di versatilità del mezcal: lo si beve per festeggiare e al tempo stesso come consolazione. Non stupisce dunque che il mezcal sia una parte integrante di molte occasioni sociali e conviviali. Secondo le usanze tipiche della tradizione nuziale messicana durante la calenda, un corteo nuziale che si snoda per le strade del paese, la coppia di sposi, con la famiglia e gli amici, sfila cantando, ballando e distribuendo piccoli bicchieri di mezcal. Tutt’oggi viene mantenuta in vita quest’usanza, modernizzata grazie all’avvento di apposite collanine per distribuire gli shottini di mezcal. Ogni anno nella capitale di Oaxaca si tiene un festival, la Feria del Mezcal: per un corrispettivo economico davvero irrisorio, la gente del posto ma anche i turisti possono visitare stand diversi per assaggiare i mezcal più disparati, parlare con i maestri che hanno creato le bottiglie e acquistare a un ottimo prezzo le etichette preferite.

Consigli

Uno dei distillati più letali per chi sta scrivendo, la sua essenza è un colpo diretto alla testa anche in piccole dosi, quindi è una scelta consapevole.

Mezcal = facciamo festa, e non c’è festa senza gruppo che suona, ma è una festa, vogliamo fare i pazzi, niente roba difficile da ascoltare, ci starebbe bene un mix, qualcuno che sappia mettere insieme più stili e trattarli in modo divertente

Potrebbe essere un vecchio pezzo dei Molotov che fanno il verso ai Queen https://www.youtube.com/watch?v=ULjcAwxTk8c oppure qualcosa di più attuale come gli Skin Dread  https://www.youtube.com/watch?v=9GkkR6-er4c

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