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Cocktail Sidecar

cocktail Sidecar

Storia e origini del cocktail Sidecar

Sembra che il periodo di maggiore creatività per i bartender sia stato quello del Proibizionismo negli Stati Uniti d’America, tra il 1920 e il 1933: in questi anni, negli speakeasy del Paese, c’era un cocktail che andava per la maggiore, il Sidecar.

E’ uno dei drink più apprezzati al mondo, senza contare che ha ispirato un altro famosissimo cocktail, il Margarita. Le sue origini sono però abbastanza dubbie: si pensa che sia stato inventato tra il 1920 e il 1921 presso l’Harry’s New York Bar, un bistrot nel cuore di Parigi, da parte di Harry MacElhone. Il barman avrebbe miscelato questo nuovo drink dedicandolo a un capitano dell’esercito alquanto esuberante che amava arrivare al bar in sidecar. Lo stesso MacElhone però, nel libro “ABC of Cocktails”, afferma che la paternità del Sidecar sia del bartender inglese Pat MacGarry, che lavorava presso il Buck’s Club di Londra (pub amato da Winston Churchill).

Ci sono altre teorie che ipotizzano la nascita del cocktail Sidecar a New Orleans, a Londra o addirittura presso l’esclusivo Hotel Ritz nell’iconica Place Vendôme a Parigi dove, dal 1921 al 1943, c’era il grande bartender Frank Meier, formatosi inizialmente all’albergo Hoffman House a New York.

cocktail Sidecar
limone
cognac hennessy
coppetta martini

Ingredienti e preparazione del Sidecar

Preparare un Sidecar, anche in casa, non è troppo complicato, ma l’importante è saper calibrare al meglio il gusto acido con quello dolce, mix caratteristico di questo drink. La ricetta base per preparare il Sidecar prevede come ingredienti:


50 cl di Cognac


20 cl Cointreau


20 cl di succo di limone

Prima di iniziare a preparare il Sidecar, bisogna raffreddare sia il bicchiere che lo shaker (è sufficiente un semplice Cobbler Shaker, noto anche come shaker continentale), con cubetti di ghiaccio oppure mettendo entrambi un po’ di tempo nel congelatore. Nel frattempo spremere un limone, filtrare il succo con un colino a maglie strette e versarlo nello shaker ben freddo, assieme al Cognac e al Cointreau, utilizzando il classico dosatore Jigger. Riempire ¾ del contenitore con cubetti di ghiaccio e iniziare a shakerare per almeno 15 secondi, fino a quando si formerà la condensa su tutte le parti metalliche dello shaker: in seguito versare il drink nel bicchiere, filtrandolo con il Double Streiner.

Varianti del Sidecar

Ci sono moltissime varianti del Sidecar, la più semplice delle quali prevede il drink non filtrato e quindi più grossolano, da servire in un bicchiere Old Fashioned, del tipo tumbler basso utilizzato solitamente per i liquori con ghiaccio.

Il Sidecar al lampone invece si prepara sostituendo il Cointreau con il liquore al lampone e l’aggiunta di Chambord, per un risultato molto più fruttato e dolce. Stesso discorso per il Sidecar alla pera, con dunque l’utilizzo di liquore alla pera e aggiunta di pezzettini di questo frutto fresco per dare più consistenza al drink.

Molto apprezzato è inoltre il famoso White Lady, anch’esso un cocktail del tipo sour preparato con il Gin al posto del Cognac: pare sia stato inventato da Harry MacElhone in Francia e dedicato alla famosa opera di François Adrien Boieldieu “La dama invisibile”.

Tra le varianti da considerare assolutamente c’è poi il Sidecar Martini, la cui ricetta prevede lo stesso metodo di preparazione e gli stessi ingredienti del Sidecar originale ma in quantità uguali: il risultato è un cocktail fresco dal retrogusto aspro.

Come servire il cocktail Sidecar

Il bicchiere utilizzato per servire il Sidecar è la classica coppa cocktail, nota anche come coppa Martini: si tratta di un bicchiere dalla tipica forma conica rovesciata, con lungo gambo e base totalmente piatta. Un’alternativa consentita è la doppia coppetta, molto più ampia e dal gambo ancora più esteso.

Per quanto riguarda le guarnizioni con cui servire un Sidecar, in passato si usava creare sul bordo del bicchiere la caratteristica crusta: si bagnava cioè il bordo nel succo di limone e lo si intingeva nello zucchero. Ancora oggi molti bartenders preparano questa scenografica guarnizione, completando il tutto con una scorza di arancia (o di limone) appoggiata sullo stesso bordo della coppa.

cocktail Sidecar

Stuzzichini da accompagnare con il Sidecar

Il Sidecar è un cocktail che si presta a essere gustato praticamente in ogni momento della giornata, dall’aperitivo alla cena, proprio grazie al suo sapore estremamente equilibrato dato dall’acidità del limone e dalla dolcezza del Cointreau.

Il Sidecar può essere accompagnato ottimamente con stuzzichini a base di formaggio caprino, provola affumicata oppure con della mozzarella in carrozza. Si esalta particolarmente anche accanto a piatti elaborati come il riso alla cantonese, gli gnocchi alla zucca, la paella valenciana, baccalà alla veneziana, il maiale in agrodolce e altre preparazioni piccanti, affumicate o più speziate come pollo al curry.

Migliori location dove gustare il Sidecar

Per gustare un buon Sidecar, non c’è niente di meglio che recarsi lì dove pare sia nato, ovvero presso l’Harry’s New York Bar a Parigi, nel cuore del quartiere dell’Opéra, in Rue Daunou. Questo bar è stato frequentato da personaggi come Sartre, Blondin ed Hemingway e preserva, da ormai più di 1 secolo, un’atmosfera sofisticata e cosmopolita.

C’è poi il Nightjar, antico speakeasy del quartiere londinese di Shoreditch, perfetto per sorseggiare un Sidecar ascoltando musica Jazz, in un ambiente dove dominano legno e ottone in un intramontabile stile vintage.

Curiosità

Il cocktail Sidecar è talmente famoso da comparire in libri e film: ad esempio Graham Green in “Brighton Rock” scritto nel 1938 presenta il Sidecar come drink amato e consumato da un personaggio di nome Silvia.

Lo scrittore David Embury definisce invece il Sidecar come una versione del Daiquiri, preparato con il Cognac al posto del Rum. Anche Robert Vermeire, nel suo libro “Cocktail: how to mix theme”, cita il Sidecar seppure con dosi degli ingredienti in parti uguali.

Dal punto di vista cinematografico, il Sidecar compare in pellicole di grande successo, da “Il falò delle vanità” di Brian de Palma a “Quello strano sentimento” fino a “La grande fuga” con il grande attore Steve McQueen.

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