Cocktail Sex on the Beach

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Storia e origini del Sex on the Beach

La storia del Sex on the Beach presenta diverse versioni e teorie, senza arrivare a nulla di certo.

La versione più probabile si colloca negli anni settanta, quando si chiamava Peach on the Beach, data la presenza del liquore alla pesca (peach schnapps). L’appellativo odierno arrivò solamente nel 1987 durante lo Spring Break in Florida, quando il barman Ted Pizio del Coffetti’s condusse un’attenta indagine nel suo locale, per mettere insieme le due aspirazioni più ricorrenti dei suoi clienti. La ricerca di mercato evidenziò che la spiaggia (beach) e il sesso (sex) erano i due desideri primari dei suoi consumatori: nacque così il Sex on the Beach.

Un’altra ipotesi abbastanza popolare è che il cocktail derivi dal Cape Codder, un drink a base di vodka e succo di cranberry; la sua nascita pare risalga al 1945 ad opera della cooperativa agricola del Massachusetts Ocean Spray, la quale desiderava promuovere l’uso del succo di mirtillo americano all’interno di nuovi cocktail.

Al di là di queste ipotesi, una cosa è certa: all’inizio degli anni ottanta la ricetta comprendeva anche Chambord e Midori, che però al tempo erano però di difficile reperimento. Per questo si affermò così il cocktail che tutti noi oggi conosciamo.

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Ingredienti e preparazione per il Sex on the Beach

Per poter sorseggiare un delizioso Sex on the Beach avrete bisogno di questi ingredienti:


4 cl di vodka


2 cl di Peach Schnapps (liquore di pesche)


4 cl di succo d’arancia


4 cl di succo di cranberry


cubetti di ghiaccio q.b.


1 fettina d’arancia o d’ananas (facoltativa)

Prima di tutto si affettano a metà le arance, si spremono e si filtra il succo con un colino. Dopodiché si inserisce in uno shaker inserire qualche cubetto di ghiaccio, la vodka, il Peach Schnapps e il succo appena ottenuto. A questo punto agitare energicamente per qualche secondo, in seguito filtrare la miscela con l’utilizzo di uno strainer e versarla all’interno di un bicchiere Highball, precedentemente riempito di cubetti di ghiaccio

Infine aggiungere il succo di cranberry, senza andare a mescolare per permettere al  mirtillo di depositarsi sul fondo e regalare una caratteristica colorazione a strati. Guarnire poi con una cannuccia ed eventualmente con una fettina d’arancia o d’ananas.

Strumenti utili alla preparazione del Sex on the Beach

Per andare a realizzare il Sex on the Beach saranno necessari alcuni strumenti appositi, i quali faciliteranno le operazioni di preparazione ed esecuzione del cocktail. Sicuramente sono indispensabili uno shaker per comporre la bevanda, un bicchiere Highball (o tumbler alto) per degustarla e uno strainer per filtrare la miscela. In seguito sono essenziali anche un jigger per dosare gli ingredienti, uno spremiagrumi e un colino a maglie fini per ricavare il succo d’arancia e successivamente filtrarlo. Per quanto riguarda la guarnizione possono essere utili un semplice tagliere e un coltello affilato.

Come si prepara la versione classica del Sex on the Beach

Per preparare un ottimo Sex on the Beach bisogna seguire la ricetta alla regola, senza saltare o modificare neanche un passaggio, in modo tale da non compromettere il perfetto bilanciamento dei sapori. Prima di tutto è necessario affettare a metà le arance, spremerle e filtrare il succo con un colino, così da rendere il liquido completamente omogeneo e privo di elementi solidi. Dopodiché all’interno di uno shaker inserire qualche cubetto di ghiaccio, la vodka, il Peach Schnapps e il succo appena ottenuto.

A questo punto agitare energicamente per qualche secondo, in seguito filtrare la miscela con l’utilizzo di uno strainer e versarla all’interno di un bicchiere Highball, precedentemente riempito di cubetti di ghiaccio. Infine aggiungere il succo di cranberry, senza andare a mescolare, questo permetterà al rosso del mirtillo di depositarsi sul fondo, regalando così una caratteristica colorazione a strati. Guarnire poi con una cannuccia ed eventualmente con una fettina d’arancia o d’ananas.

Varianti del Sex on the Beach

È un cocktail molto apprezzato per la naturale freschezza e per le note fruttate che emergono al palato. La sua fama ha permesso ai barman di sperimentare e modificare la ricetta originale, andando a creare tantissime sfiziose varianti. Tra queste troviamo Mr. Boston’s Sex on the Beach, la versione più famosa e richiesta, che prevede l’addizione di Midori (liquore al melone), succo d’ananas e Chambord (liquore al lampone).

Esistono poi il Johnny on the Beach che utilizza anche un liquore alle more e il succo di lampone, il Sex in Japan dove la nota di pesca viene rimpiazzata con un liquore al melone e il Sex on the Bay, il quale sostituisce l’alcolico alle pesche e la spremuta d’arancia rispettivamente con un rum aromatizzato al cocco e un succo d’ananas.

Un’altra versione degna di nota è il Rape on the Beach che miscela vodka, Peach Schnapps, Chambord e triple sec. Da citare ancora sono il Quickie on the Beach, un drink a base di vodka alla fragola e spremuta d’arancia e anche il Kiss on the Beach, una variante analcolica del noto cocktail, la quale prevede l’utilizzo di succo di pesca, ribes rosso e arancia.

Come si serve il Sex on the Beach: bicchiere e guarnizioni

Il Sex on the Beach fa parte della famiglia dei long drink e si caratterizza per la sua notevole semplicità, nonché per la grande pulizia che regala in bocca. È una bevanda rinfrescante che presenta una perfetta armonia tra dolce e aspro, spesso servita nel periodo estivo come aperitivo dissetante o da gustoso dopocena. Solitamente lo troviamo all’interno di un bicchier Highball (o tumbler alto), spesso guarnito con una fettina d’arancia o d’ananas e una cannuccia.

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Attenzioni nella scelta degli ingredienti del Sex on the Beach

La ricetta classica del Sex on the Beach deve il suo perfetto equilibrio e armonia ai dosaggi corretti e alla qualità degli ingredienti, per questo motivo la loro scelta è di vitale importanza per la buona riuscita del cocktail.

Prima di tutto la vodka non deve essere aromatizzata, ma di varietà pura e insapore, in quanto gli aspetti fruttati devono emergere dagli altri elementi che compongono il cocktail, come per esempio il Peach Schnapps, il quale si può trovare facilmente in commercio, tuttavia può essere realizzato anche home made. Per quanto riguarda invece il succo d’arancia è bene che sia fresco, quindi realizzato al momento; mentre quello di cranberry può essere reperito di buona qualità anche in commercio, ciò nonostante la nota fai da te si avverte sempre e migliora il sapore del cocktail.

3 location migliori al mondo dove bere Sex on the Beach

É un cocktail fruttato e rinfrescante perfetto da essere degustato in un lussuoso resort di una meravigliosa isola caraibica. Da provare anche in grandi città come Barcellona o San Francisco in locali o club esclusivi.

Curiosità sul Sex on the Beach

Il Sex on the Beach è un long drink ritenuto da molti leggermente afrodisiaco. Risulta un’ottima bevanda da degustare anche durante pranzi o cene, dato che si sposa bene con alcune tipologie di alimenti. Per esempio è l’ideale con piatti della cucina indiana o messicana, in quanto le note fruttate e l’importante dolcezza riescono a integrarsi perfettamente con i sapori speziati e piccanti delle due culture culinarie.

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