Il Moscow mule nasce nel 1941 da due imprenditori disperati per le proprie attività. Nel Chatham di New York John G. Martin non riusciva a vendere la Vodka Smrinoff negli Stati Uniti (a quei tempi era un prodotto poco amato fuori della Russia) e Jack Morgan, proprietario del locale Cock’n’Bull Tavern in Sunset Boulevard, cercava di lanciare la sua Ginger Beer senza alcun successo.
Dalle loro necessità nacque l’idea di sperimentare e combinare i due ingredienti aggiungendo il lime. Secondo loro il cocktail all’assaggio “scalciava come un mulo“: da qui il nome ufficiale.
In un secondo momento, un’imprenditrice che voleva liberarsi di uno stock di tazze in rame incise con l’immagine di un asino si aggiunse al business della coppia. La combinazione tra nome e tazza fu subito perfetta e funzionale.
Inizialmente venne commercializzato come Vodka Buck perché parte dei long drink a base di Ginger Beer. Ma il nome non funzionava e divenne poi Moscow Mule, diventando un successo negli anni Cinquanta e una moda che da Los Angeles a Manhattan fu in grado di avviare la diffusione della Vodka negli Stati Uniti. La Smirnoff, che allora era solo una piccola azienda, omaggiò questo impegno realizzando un bicchiere speciale: una tazza di rame con il mulo.