Cocktail Margarita

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Storia e origini del Margarita

L’origine del Margarita è incerta e si perde tra racconti e leggende. Una delle prime menzioni arriva nel 1909, quando il ricettario Guida Pratica del Cantinero di Jorge Gaspari cita una bevanda a base di tequila, curaçao e angostura.

Tra i vari racconti troviamo quello che identifica nel 1934 un barman di nome Willie preparare il cocktail in questione per onorare Marguerite Hemery, assidua frequentatrice del locale in cui lavorava. Un’altra ipotesi riguarda Danny Negrete che nel 1935 aprì un bar al Garci Hotel Crespo, dove si dice abbia inventato il famoso drink per omaggiare Margherita, la futura moglie di suo fratello.

Le prime tracce certe risalgono intorno al 1940, quando secondo il Straight Up or On the Rocks: The Story of the American Cocktail di Wolliam Grimes le persone bevevano già il Margarita dagli anni trenta.

In seguito nel 1942 il barman Francisco Morales dichiarò di averlo inventato al Tommy’s Place di città del Messico. Si passa poi al 1947 con Carlos Denny Herrera che, per sorprendere la ballerina Marjorie King, intollerante a quasi tutti i distillati, le preparò una bevanda dal perfetto equilibrio dolce e salato.

Insomma, nonostante l’incertezza sulla nascita di questo cocktail, una cosa è certa: il Margarita è uno dei cocktail più diffusi e gettonati al mondo.

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Ingredienti e preparazione del Margarita

Per realizzare il Margarita avrete bisogno di questi semplici ingredienti:


3,5 cl di tequila


2 cl di triple sec


1,5 cl di succo di lime o limone


sale q.b.

Inumidire il bicchiere con una fettina di lime sul bordo per poi capovolgerlo nel sale, in modo tale da formare uno strato omogeneo sulla bocca della coppetta, la cosiddetta crusta. Procedere quindi alla preparazione del cocktail vero e proprio. Innanzitutto bisogna tagliare lime (o limone) a metà e spremerlo nell’apposito strumento per ricavarne il succo, che poi filtrato con l’ausilio di un colino a maglia fine.

Inserire all’interno di uno shaker ghiaccio, succo di lime, tequila e triple sec, precedentemente dosati con l’utilizzo del jigger. In seguito agitare per qualche secondo. Con l’utilizzo di uno strainer filtrare la miscela, che sarà poi pronta per essere versata nella coppetta da cocktail, non rimane infine che aggiungere una fettina di lime come guarnizione.

Attenzioni nella scelta degli ingredienti per il Margarita

Una buona riuscita nella preparazione del Margarita è data non solo dall’esecuzione perfetta della ricetta, ma anche dalla scelta accurata e attenta dei suoi ingredienti. Per quanto riguarda la tequila, è di fatto opportuno sceglierne un’acquavite 100% agave, ciò significa che prevede la distillazione esclusivamente di questa particolare pianta; questa decisione apporterà al cocktail una maggiore intensità di aromi e profumi.

Passiamo poi al succo di lime o limone, il quale deve essere rigorosamente fresco e appena spremuto, in moda tale da salvaguardare al massimo il suo sentore agrumato.

In seguito parliamo di triple sec, l’elemento dolcificante in questa particolare ricetta perciò, in caso si desideri una maggiore dolcezza al palato, non rimane che aggiungerne qualche goccia in più nella miscela. Infine la guarnizione con il sale può non piacere a tutti, quindi è sempre preferibile chiedere prima di apporla sul bicchiere

Altri barman decidono invece di lasciare uno spazio vuoto durante la realizzazione della crusta, in modo tale da avere la possibilità di degustare il cocktail anche senza la nota salata.

Strumenti utili alla preparazione del cocktail Margarita

La ricetta del Margarita ha bisogno una serie di strumenti per essere eseguita nel modo corretto, tra questi sicuramente sono indispensabili uno spremiagrumi, un colino, un tagliere e un coltello, utili per la preparazione del succo di lime o limone. Dopodiché non possono mancare un jigger, per dosare gli ingredienti liquidi, uno shaker, in cui realizzare il cocktail e uno strainer per filtrare la miscela ottenuta.

Per l’aspetto estetico del Margarita sono poi necessari una coppetta da cocktail e un piattino per il sale, sul quale in un secondo momento verrà appoggiato il bicchiere per la guarnizione.

Varianti del Margarita

Il Margarita è un drink internazionale, per questo in giro per il mondo si possono sperimentare diverse sue varianti dai gusti particolari. Una di queste è il Margarita Frozen, una versione che presenta una maggiore dolcezza e chiaramente più freschezza. Troviamo poi il Tommy’s Margarita, il quale nasce a San Francisco e regala una complessità unica, prevede di fatto l’aggiunta di sciroppo d’agave al posto del triple sec.

Un’altra alternativa simile è il Paloma, a cui viene addizionata anche della soda al pompelmo, che gli dona un colore più accattivante.

 

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Come si serve il Margarita: bicchiere e guarnizioni

È un cocktail sour elegante che regala al palato un perfetto equilibrio di profumi, nonostante la sua gradazione alcolica piuttosto importante è ottimo da gustare a tutte le ore del giorno, grazie alla sua estrema bontà. In genere è degustato al momento dell’aperitivo abbinato con qualche stuzzichino saporito, tuttavia può diventare tranquillamente un energizzante dopo cena.

Il Margarita solitamente è servito all’interno di una semplice, ma fascinosa coppetta da cocktail, la quale viene in seguito guarnita con uno strato di sale sul bordo e una fettina di lime.

Le tre location migliori al mondo dove bere Margarita

Dai sapori intensi e vivaci è un cocktail perfetto da degustare a piedi nudi sulla sabbia, a ritmo di musica e in buona compagnia. Da provare anche in locali stilosi di grandi città, dove assaporarlo insieme a un’ottima gamma di stuzzichini e piccoli antipasti dal gusto ricercato. Ovviamente viaggiare nella patria della tequila e farsi preparare un vero Margarita, rimane la scelta ideale.

Curiosità sul Margarita

È uno tra i più famosi cocktail al mondo, il suo nome già rispecchia la sua notorietà, in latino Margarita significa di fatto perla. Il drink vanta un tale livello di apprezzamento da essersi guadagnato una giornata in suo onore: il 22 febbraio è di fatto il National Margarita Day.

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