La più probabile delle origini del Manhattan si riconduce al Manhattan Club di New York. Intorno al 1870 il barman Iain Marshall è stato incaricato da Jennie Jerome, la madre di Winston Churchill, di preparare un banchetto in onore di Samuel Tilden, ai tempi candidato alle elezioni presidenziali.
Si pensa sia stata lei a dare l’idea per stupire i suoi ospiti, ma in realtà fu Iain Marshall a realizzare la bevanda: nacque così il famoso Manhattan. Dopo quel fortunato banchetto, il cocktail venne così apprezzato che diventò piuttosto popolare tra la gente, tanto che molti lo richiedevano, chiamandolo col nome del locale in cui è nato.
Altre fonti affermano invece che l’invenzione del drink è da ricondursi a un barman di nome Black, che intorno al 1860 lavorava in un locale di Broadway. L’appellativo Manhattan apparve poi nei libri The Flowing Bowl scritto da William Schmidt e Tennessee cocktail realizzato da Elliot e Strong; questi riportavano però preparazioni differenti fra loro (e diverse dalla bevanda attuale).
Le origini del Manhattan sono quindi particolarmente confuse, cosa che invece non si può dire della sua popolarità, dato che oggi è diventato uno dei cocktail più richiesti e diffusi al mondo.