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Cocktail Garibaldi

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Storia e origini del cocktail Garibaldi

Semplice, leggero e facile da bere: questa è la carta d’identità del Garibaldi, un cocktail entrato a pieno diritto nella lista dei drink storici nati nel nostro Paese. Realizzato con soli due ingredienti, bitter Campari e succo d’arancia, il Garibaldi nasce nel secolo scorso a Milano e sin da subito viene dedicato all’Eroe dei due Mondi.

I riferimenti al celebre generale sono numerosi: il primo è legato alla presenza delle arance, frutto del quale Garibaldi era così goloso da portare sempre con sé un coltellino affilato per sbucciarle.

Il cocktail possiede anche rimandi inequivocabili alla storia d’Italia. Nel 1860 Giuseppe Garibaldi, a capo della famosa Spedizione dei Mille, partì dalla Sicilia con in mente l’obiettivo di unificare il nostro Paese. La missione, che nel 1861 culminò con la proclamazione del Regno d’Italia, fu portata avanti con coraggio e determinazione dai garibaldini che indossavano la famosa giubba rossa. Il colore rossastro del cocktail richiama proprio questo dettaglio e non solo. La presenza di due ingredienti, uno tipico del nord e l’altro del sud, simboleggia proprio quell’unione alla quale Garibaldi ha dedicato tutta la sua vita.

cocktail garibaldi
arancia
campari
ghiacciobicchiere tumbler alto

Ingredienti e preparazione

La ricetta originale del Garibaldi cocktail è davvero semplice. Gli ingredienti sono:


6 cl di Bitter


14 cl di succo d’arancia appena spremuto


ghiaccio


fettina di arancia

Per la preparazione di questo cocktail si utilizza la tecnica Build, quindi i due ingredienti si mescolano direttamente nel bicchiere di servizio dove vengono inseriti due o tre cubetti di ghiaccio, il Campari e il succo di arancia. Una leggera mescolata con il bar spoon e il cocktail è pronto per essere servito.

Curiosità e attenzioni nella preparazione del cocktail

La presenza di soli due ingredienti e la preparazione veloce non devono trarre in inganno. Per la realizzazione a regola d’arte di questo celebre cocktail è necessario prestare attenzione a tre passaggi fondamentali.

Il primo riguarda la scelta delle arance. Le varietà più indicate sono la Valencia, ricca di succo, povera di semi e caratterizzata da un’acidità gradevole, o la Washington.

Il secondo passaggio riguarda la spremitura del frutto che deve avvenire con uno spremiagrumi elettrico o a colonna.

Il terzo, e forse più importante elemento, riguarda la morbidezza del succo di arancia. L’aspetto del Garibaldi deve ricordare infatti quello del celebre Whisky Sour, caratterizzato dalla presenza dell’albume d’uovo montato che crea la tipica schiuma superficiale con cui viene servito questo cocktail.

Il segreto per ottenere lo stesso risultato con le arance è semplice, basta frullare il succo per qualche secondo con un classico frullatore a immersione, una frusta a mano o un montalatte. In questo modo la spremuta acquisterà quella consistenza soffice e spumosa che costituisce il cuore vibrante di questo cocktail.

Strumenti necessari per la preparazione del cocktail Garibaldi

Per preparare il Garibaldi cocktail sono sufficienti uno spremiagrumi, un frullatore a immersione, un jigger per misurare le esatte quantità degli ingredienti e un semplice bar spoon.

Tipologia di bicchiere ed eventuali guarnizioni con cui servire il cocktail Garibaldi

Il Garibaldi deve essere servito in un classico highball o tumbler alto. Questo bicchiere semplifica il mescolamento tra Campari e succo di arancia e permette l’inserimento dei cubetti di ghiaccio.

In questo cocktail, l’assoluto protagonista è il colore: per questo motivo è consigliabile servirlo senza guarnizioni o impreziosito soltanto da una semplice fettina di arancia da appoggiare sul bordo del bicchiere.

Varianti del cocktail Garibaldi

Una delle varianti più apprezzate del Garibaldi vede l’aggiunta di un tocco di prosecco che regala una verve frizzante al cocktail. Per accentuare l’effetto “drammatico” di questo long drink è possibile utilizzare arance rosse come le Moro, le Tarocco o le Sanguinello.

Infine, per chi desidera un tocco di dolcezza in più, è possibile variare la presentazione del cocktail, aggiungendo una crusta dolce: basterà bagnare il bordo del bicchiere con il succo e passarlo delicatamente nello zucchero.

Padroneggiare il cocktail Garibaldi vuol dire prepararsi al next level dei cocktail a base di Campari comel’Americano, il Negroni o il Negroni sbagliato.

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Stuzzichini da accompagnare

Classico long drink da bere in una calda serata d’estate, il Garibaldi è un cocktail versatile perfetto per un aperitivo o per un brunch domenicale. Poco alcolico, può essere preparato in grandi brocche piene di ghiaccio per allietare un after dinner tra amici o un pomeriggio in piscina.

Il sapore dolce-amaro e la tessitura pulita permettono di giocare sia con un pairing per similitudine che per contrasto.

I taglieri a base di formaggi stagionati, olive nostrane e focacce di vario tipo rappresentano il matrimonio perfetto.

La natura aromatica e ben strutturata del Campari lo rende un compagno seducente di consistenze burrose e grasse come quelle regalate dall’avocado, dal salmone ma anche dal gorgonzola e dalla mozzarella di bufala.

La capacità di pulire la bocca, tra uno stuzzichino e l’altro, permette ai palati degli impenitenti gourmet di dedicarsi ad abbinamenti arditi come quello con le alici di Cetara.

Da evitare invece il pairing con pasta e carne rossa.

Migliori location dove gustarlo

Il luogo migliore per gustare un autentico Garibaldi cocktail è senza dubbio l’Italia e, in particolare, Milano. Tuttavia, il tempio di questo drink si trova a New York, nel West Village.

Stiamo parlando del Dante NYC, votato come migliore cocktail bar del mondo nel 2019.

Dal 2015, anno dell’apertura, il Garibaldi è considerato l’offerta di punta di questo locale grazie anche all’abilità di Naren Young che non solo lo ha proposto ma ha introdotto l’utilizzo di uno spremiagrumi Breville per ottenere un succo soffice e ben strutturato.

E per chi non possiede il Breville? Young ha consigliato semplicemente di utilizzare un qualsiasi spremiagrumi ad alta velocità per aerare alla perfezione il succo.

Angel Fernandez, executive chef del Dante NYC, consiglia un abbinamento insolito, ovvero cocktail Garibaldi e una deliziosa combinazione di brioche tostata con melanzane affumicate, pera speziata e gorgonzola dolce.

Curiosità sul Garibaldi cocktail

La curiosità, nel caso del cocktail Garibaldi, è strettamente legata a una variante.

Anche in questo caso, la storia la fa da padrona. Pare infatti che nel “Piemonte” e nel “Lombardo”, i due piroscafi dei Mille partiti da Quarto, i marinai fossero soliti tenere delle botti piene di vermouth che, una volta arrivati in Sicilia, riempivano di marsala.

Il bartender Giuseppe Gallo, inventore del celeberrimo Italicus, per rendere omaggio all’unificazione dell’Italia e alla figura di Garibaldi, ha reinterpretato la ricetta originale del long drink, riunendo in una sola bottiglia, quella del Savoia Americano, un inedito mix a base di Vermouth, Marsala e Bitter su una base di vino Trebbiano.

Per ottenere questa special edition del cocktail Garibaldi basta mixare due parti di spremuta di arance siciliane e una di Savoia americano.

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