L’Alexander è uno dei cocktail più apprezzati al mondo, soprattutto dal pubblico femminile. Il cocktail compare per la prima volta nel “Jack’s Manual” del 1910 e nel successivo “Straub’s Manual of Mixed Drink” pubblicato nel 1913: in questi due libri la ricetta dell’Alexander è profondamente diversa, prevedendo l’utilizzo del liquore francese Bénédictine e del Rye whiskey.
La ricetta originaria dell’Alexander più vicina a quella ufficialmente riconosciuta dall’IBA risale al 1914: è stata pubblicata nel 1914 sulla “New Bartender’s Guide” e prevedeva come ingredienti la crema di cacao scura, la panna fresca e il gin al posto del cognac.
Ma come è nato il cocktail Alexander? Le teorie al riguardo sono molte, ma una delle storie più accreditate è legata a un certo Troy Alexander che appena prima del Proibizionismo inventò un nuovo drink ispirandosi alla mascotte, di bianco vestita, della campagna pubblicitaria della rete ferroviaria DL&W. Lo creò con crema di latte e gin, realizzando il cocktail più desiderato durante il duro Proibizionismo, con una rudezza alcolica stemperata dalla spiccata dolcezza.
La versione IBA dell’Alexander pare invece legata al matrimonio che nel 1922 ci celebrò tra Henry Lascelles e la principessa Mary in Inghilterra: si narra che alla regale sposa non piacesse molto il gin e allora fu sostituito con il cognac, diffondendo così la versione più amata dell’Alexander.