La grappa è un distillato conosciuto in tutto il mondo. In Italia, in particolare, è un prodotto punta di diamante: nel nostro Paese si producono alcune tra le migliori grappe del mondo. Oltre a produrle, naturalmente, si consumano anche. Spesso come aperitivo o, soprattutto, dopo cena, durante serate conviviali che accompagnano alla tarda notte con chiacchiere, musica, giochi o semplicemente il godersi la compagnia.
La grappa: qualche cenno storico
Un tempo la si chiamava semplicemente “acquavite” ed era considerata la bevanda alcolica di chi non poteva permettersi vino prestigioso o altri distillati. Perché? Perché la grappa viene prodotta utilizzando le vinacce, ossia le bucce e i vinaccioli scartati dopo la fermentazione dell’uva da vino. Sì, esatto: la grappa, considerata ad oggi prodotto d’eccellenza, è un dono ottenuto da quello che i produttori di vino scartano. Naturalmente esistono diverse qualità di grappa, che si distinguono per note aromatiche, sapore, profumo e gradazione alcolica: dipende, ovviamente, dal vitigno.
Il perfetto tagliere da abbinare alla grappa per un aperitivo estivo d’eccezione
L’immagine è iconica: il classico tagliere di legno stretto e lungo sul quale sono disposti, in fila, i bicchierini di grappa. E, sotto ad ognuno, un piattino di stuzzichini da aperitivo. Quando si servono le grappe l’abbinamento perfetto e inopinabile è con i formaggi e i salumi stagionati (prosciutto crudo, speck). Generalmente si opta per formaggi erborinati, quindi molto odorosi e dal sapore deciso, quasi dolciastro, così da andare a smorzare la potenza del sapore del distillato.
Qualche idea? Un cucchiaio di Gorgonzola mescolato e piccoli pezzetti di pera macerati in acqua zuccherata o di ciliegine candite a tocchetti. Oppure il classico cubotto di Parmigiano Reggiano decorato con una lacrima di miele. Se, invece, si vuole stupire con qualcosa di più originale ed esclusivo, si può citare il Bagoss di Bagolino condito con una punta di mostarda dolce o un Pecorino con composta di olive taggiasche.
Il tagliere di formaggi e salumi accompagnato dal bicchierino di grappa può essere consumato come aperitivo pre-cena ma anche dopo il pasto, a tarda sera. Seguendo il vecchio proverbio lombardo e contadino che recita: “La bocca non è stanca se non sa di vacca“, che significa che non si va mai a dormire senza aver gustato un pezzettino di formaggio a conclusione di giornata.
Insomma, la grappa, con la sua struttura e la sua persistenza, si presta particolarmente bene ad accompagnare formaggi stagionati e piccanti, mentre la dolcezza e la morbidezza di una grappa più giovane si armonizzano con formaggi cremosi e delicati, come la mozzarella di bufala o il Brie.
Che si tratti di una degustazione informale o di una serata elegante, l’abbinamento tra grappa e formaggi è un’esperienza che non deluderà gli amanti dei sapori raffinati!